Via libera del consiglio provinciale al bilancio di previsione per il 2012. La manovra è stata approvata oggi, venerdì 17 febbraio con il voto favorevole della maggioranza (Pd, Sel e Idv) e il voto contrario dell’opposizione (Pdl, Lega Nord, Udc e Rifondazione-Comunisti Italiani), al termine di un dibattito che il presidente della Provincia, Simone Bezzini ha definito, riferendosi all’opposizione, “di basso profilo e lontano dall’analisi dei bisogni dei cittadini e del territorio in un contesto difficile come quello in cui è stato costruito questo bilancio, che tiene conto di forti riduzioni nei trasferimenti statali e regionali, di minori risorse esterne e dell’incertezza normativa legata al futuro delle Province, ma che non rinuncia a valorizzare quanto fatto finora e a guardare avanti per rilanciare il territorio senese, puntando su efficienza, rigore e attrazione di nuove risorse esterne”. Nel suo intervento, Bezzini ha dichiarato anche la necessità di una richiesta forte al governo Monti affinchè siano rivisti i vincoli stringenti del Patto di Stabilità, che limita fortemente gli investimenti e frena pesantemente lo sviluppo economico locale.
Il bilancio di previsione per il 2012 della Provincia di Siena è stato illustrato dall’assessore Fabio Dionori. “La manovra – ha detto Dionori – conta su 90 milioni di euro, circa il 37 per cento di risorse in meno rispetto al 2011. Rispetto allo scorso anno, il bilancio di previsione della Provincia di Siena per il 2012 chiude anche con oltre 8 milioni di euro in meno nei trasferimenti statali e regionali. Un taglio consistente se si considera che, guardando al 2010, le risorse provenienti da Stato e Regione Toscana sono diminuite complessivamente per un importo pari a 14 milioni di euro. A questo si aggiunge una drastica riduzione nelle erogazioni della Fondazione Mps che ha portato l’amministrazione provinciale, in via prudenziale, a iscrivere solo 3 milioni di euro nel bilancio di previsione per le rate di mutuo per il 2012. Per far quadrare il bilancio, abbiamo lavorato sulla razionalizzazione delle spese correnti, in tutti i settori, e sull’aumento delle entrate, non solo per rispondere alle esigenze del territorio, ma anche per far fronte al meccanismo contorto del Patto di stabilità, per abbattere l’indebitamento pregresso e cofinanziare progetti comunitari e regionali. Abbiamo puntato sulle alienazioni del patrimonio pubblico provinciale, con la previsione di 1,8 milioni di euro di entrata, e sul riposizionamento del gettito fiscale e continueremo sia l’azione di recupero delle entrate extra tributarie, lottando contro l’evasione fiscale, che il sostegno del massimo efficientamento energetico possibile degli edifici di nostra proprietà”.
Il dibattito. “Le preoccupazioni per un bilancio con oltre 53 milioni di risorse in meno sono molte – ha detto Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti Italiani) – e lo sono ancora di più per i tagli che si ripercuotono sulla spesa sociale, alla luce del difficile contesto socio-economico attuale già gravato dalla crisi e da un mondo dove i diritti delle persone sono surclassati dalla logica del profitto e del guadagno”. “La crisi senese – ha aggiunto Giovanni Di Stasio (Lega Nord Toscana) – si somma a quella nazionale e internazionale, con forti responsabilità locali da parte della sinistra. Nel bilancio di previsione 2012 è impressionante la riduzione dei fondi stanziati per il sociale, dove erano fondamentali i contributi della Fondazione Mps, contrariamente a quanto si diceva. La gestione scellerata di questi ultimi anni ha portato a dover svendere i beni per poter reagire alla crisi e vorrei sapere cosa intende fare adesso la Provincia in risposta ai bisogni delle fasce deboli”.
Di gestione oculata in un contesto difficile hanno parlato esponenti della maggioranza. “Il momento è difficile – ha detto Raffaella Senesi (Pd) – e l’ente, con una gestione oculata, presenta un bilancio che rispetta il Patto di stabilità e gli impegni assunti”. “Se il rigore e l’efficienza che hanno segnato il governo del nostro territorio, nonostante difficoltà e incertezze, avesse caratterizzato anche altri livelli, forse non saremmo a questo punto – ha detto Roberto Renai (Sel) – E’ difficile ragionare sul futuro, ma dobbiamo farlo, avviando una riflessione politica straordinaria, anche sugli obiettivi di mandato, con coesione e compattezza da parte della maggioranza”. “Il contesto è molto difficile – ha ribadito Marco Nasorri (Pd) – ma dobbiamo continuare a governare il territorio facendo sì che la Provincia sia un punto di riferimento come lo è stato finora. Il contesto, già difficile, è gravato dall’elemento negativo del Patto di stabilità, che, con i suoi vincoli, limita il rilancio dell’economia e l’operato degli enti locali, anche quando le risorse ci sarebbero, come nel caso della Provincia di Siena. E’ fondamentale, allora, che la politica ritorni in campo e riapra una discussione su temi concreti, come questo, oltre ad avviare una riflessione seria sulla riforma organica delle autonomie locali”. Pieno sostegno alla manovra presentata dalla giunta provinciale in un contesto di tagli e penalizzazioni è stato espresso anche dai consiglieri Pd MarilenoFranci e Alberto Taccioli.
“Questo momento – ha aggiunto Antonio Giudilli (Idv) – è fondamentale per avviare una verifica sul contesto economico attuale, che ci vede impegnati ad approvare un bilancio di previsione penalizzato da forti tagli alle risorse”. “In questi anni – ha detto Francesco Michelotti (Pdl) – la Provincia ha fatto troppo affidamento sulle risorse extratributarie, a partire da quelle della Fondazione Mps. Condivido la preoccupazione rispetto alla politica centrale del governo che vede una stretta finale sugli enti locali, ma è adesso che le amministrazioni locali devono dimostrare le loro capacità, chiamate, mai come prima d’ora, a governare i territori senza risorse esterne fondamentali come quelle della Fondazione Mps”. Toni duri sono stati usati anche da Massimo Mori (Pdl) che ha parlato di “errori nella gestione complessiva della cosa pubblica, di incapacità gestionale e di un bilancio che dimostra il fallimento del governo del territorio da parte del centrosinistra”. Di “cattiva gestione e fallimento della politica della sinistra sul territorio” ha parlato anche Donatella Santinelli (Pdl). “L’ente Provincia va ripensato, a partire dalle sue funzioni – ha detto Angiolo Del Dottore (Udc) – anche se il problema dei conti pubblici non può essere risolto solo risparmiando sui consigli provinciali. Serve una riflessione più ampia sul futuro delle Province. Per quanto riguarda Siena, occorre tenere conto che, finora, si è fatto troppo affidamento sui fondi della Fondazione Mps e che non sempre queste risorse sono state ben utilizzate in passato”.
Il presidente Bezzini. “Da due anni – ha detto Simone Bezzini – ci stiamo misurando con i cambiamenti imposti dalla crisi e con una progressiva riduzione dei finanziamenti. Oggi il nostro bilancio di previsione per il 2012 si presenta tendenzialmente autonomo, anche dai contributi della Fondazione Mps, grazie a politiche attente, rigorose e all’insegna dell’efficienza, che hanno portato anche a processi di riorganizzazione e accorpamento delle società partecipate. Nella seduta di oggi del consiglio provinciale è mancata la volontà di analizzare una realtà che cambia, anche portando avanti proposte alternative rispetto a quelle avanzate dalla maggioranza. La Provincia sta provando a mettere in campo una strategia di riposizionamento e stiamo lavorando per attrarre risorse esterne e investimenti che ci permettano di raggiungere gli obiettivi di mandato. In questo contesto – ha concluso Bezzini – una buona manovra anticrisi, da parte del governo, sarebbe l’allentamento del Patto di stabilità e chiedo anche all’opposizione di sollecitare questo atto, nell’interesse del territorio e della comunità”.