La manovra correttiva varata dalla giunta provinciale è stata al centro della sessione mattutina del consiglio provinciale che si è svolto oggi, giovedì 27 settembre. In apertura, la seduta ha preso atto delle dimissioni del consigliere Massimo Mori dal gruppo Pdl. Ampio il dibattito che ha seguito gli interventi del presidente, Simone Bezzini, e dell’assessore provinciale al bilancio, Fabio Dionori, che hanno illustrato le scelte compiute dalla giunta con la manovra correttiva tesa a garantire gli equilibri di bilancio attraverso una revisione della spesa che tiene conto dei tagli previsti dalla spending review e della rimodulazione dei rapporti finanziari tra la Provincia e la Fondazione Mps. Il via libera alla manovra è stato dato con il voto favorevole di Pd, Sel e Idv e il voto contrario di Pdl, Lega Nord Toscana, Udc, Rifondazione Comunisti-Italiani e del consigliere Massimo Mori. Nel corso della discussione è stato respinto un emendamento presentato da Giovanni Di Stasio (Lega Nord).
Dibattito sulla manovra. “Serve un atto di responsabilità da parte della maggioranza e della giunta – ha detto Giovanni Di Stasio (Lega Nord Toscana) – e avrei voluto che nella delibera sulla manovra correttiva fosse stato specificato chiaramente che l’obiettivo è quello di raggiungere un accordo transattivo con la Fondazione Mps per cedere 4,5 milioni di risorse a fronte di una proroga sui tempi necessari alla contabilizzazione. Voglio augurarmi che la Fondazione smetta di dare proroghe che negli anni passati hanno dato adito al non sviluppo delle infrastrutture”. Dello stesso parere Donatella Santinelli (capogruppo Pdl), che ha ribadito “In una situazione di crisi economica che colpisce così profondamente la provincia di Siena, riteniamo indispensabile la razionalizzazione dei costi e la certezza del credito, soprattutto in riferimento a quello dovuto dalla Fondazione Mps nei confronti della Provincia”. Dello stesso parere Donatella Santinelli (capogruppo Pdl), che ha ribadito: “In una situazione di crisi economica che colpisce così profondamente la provincia di Siena, riteniamo indispensabile la razionalizzazione dei costi e la certezza del credito, soprattutto in riferimento a quello dovuto dalla Fondazione Mps nei confronti della Provincia”. “Provare a governare il territorio dentro i tagli di bilancio della spending review e con l’incertezza istituzionale sul futuro del nostro ente e della democrazia in Italia – ha detto Roberto Renai (Sel) – è una situazione non facile. Il nostro lavoro dovrà puntare a riaprire uno spazio di democrazia in attesa del voto politico, chiedendo a tutti i partiti se vogliono un Paese improntato al rigore di bilancio o difendere la democrazia che abbiamo conosciuto finora. Se non saremo in grado di fare ciò, rischiamo di tornare a un modello politico-istituzionale ottocentesco, incapace di dare risposte adeguate ai bisogni della comunità”.
“La manovra correttiva – ha ricordato Marco Nasorri (capogruppo Pd) – non è legata solo alla situazione della Fondazione Mps, ma, soprattutto, ai tagli costanti operati dal governo negli anni e oggi acutizzati dalla spending review. Tagli che non condizionano solo l’attività della Provincia di Siena ma di tutti gli enti locali, in tutto il Paese”. “La scelta della giunta – ha aggiunto Antonio Giudilli (Idv) – si è resa necessaria per allentare le maglie del Patto di Stabilità e consentire alla Provincia di arrivare alla fine dell’anno con un bilancio in equilibrio, liberando anche risorse per il sociale”. Maggiore attenzione per i bisogni dei cittadini e la capacità di risposta dell’amministrazione provinciale, alla luce della revisione della spesa e senza continuare con inutili promesse, è stata sollecitata da Angiolo Del Dottore (Udc), mentre Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti Italiani) ha parlato di una situazione precaria, straordinaria e difficile, dove si continua a non mettere in discussione come vengono investite le risorse, e ha lanciato la “provocazione” di violare il Patto di Stabilità visto il futuro incerto della Provincia.
Interrogazioni. Nel corso della seduta, il presidente della Provincia, Simone Bezzini ha risposto all’interrogazione presentata dai consiglieri Donatella Santinelli, Marco Andreassi, Lorenzo Rosso e Fabrizio Camastra (Pdl) sugli esuberi di personale e sulla riduzione del credito rilevabile nei programmi del nuovo piano industriale della Banca Mps ricostruendo gli sviluppi delle ultime settimane e ribadendo la validità delle deliberazioni assunte dal consiglio provinciale. Bezzini ha anche auspicato che l’azienda e i sindacati trovino un punto di equilibrio che tenga conto dell’esigenza di ritorno alla redditività della Banca e della sostenibilità sociale degli interventi.
L’assessore provinciale all’ambiente, Gabriele Berni ha, poi, risposto all’interrogazione presentata da Francesco Michelotti (Pdl) sullo sfruttamento di Co2 nel Comune di Certaldo, al confine con la provincia di Siena, da parte della società Lifenergy. “Il procedimento sulla questione – ha detto Berni – è di competenza della Regione Toscana e l’amministrazione provinciale di Siena ha chiesto di essere coinvolta formalmente negli eventuali sviluppi, insieme ai Comuni di San Gimignano e Barberino Val d’Elsa, già convocati come auditori, al fine di acquisire tutti gli elementi utili ad assumere eventuali iniziative a tutela del territorio”. Sono state ritirate e rinviare al prossimo consiglio le interrogazioni presentate da Giovanni Di Stasio (Lega Nord) su una comunicazione apparsa sul sito della Provincia e sulla sostituzione del dirigente dell’Ufficio Tecnico della Provincia.
Altri punti. Con il voto favorevole di Pd, Sel e Idv e il voto contrario di Pdl, Lega Nord, Udc, Prc e del consigliere Massimo Mori, il consiglio ha approvato il riconoscimento della legittimità di alcuni debiti fuori bilancio, a seguito di una sentenza esecutiva. Via libera – con il voto contrario di Udc, Lega Nord, Prc e del consigliere Massimo Mori e l’astensione del gruppo Pdl – all’atto di indirizzo sulla destinazione del complesso immobiliare di Viale Cavour, attualmente adibito a caserma e uffici dei Vigili del Fuoco di Siena. La proposta di alienazione portata all’attenzione del consiglio provinciale prevede la revoca di due delibere assunte nella passata amministrazione, che prevedevano l’accordo con Siena Casa e la Guardia di Finanza provinciale di Siena per il riutilizzo della struttura.