Si è aperto con un’informativa sul bilancio di genere il Consiglio provinciale di oggi, martedì 16 aprile. L’amministrazione provinciale, come riferito dall’assessore alle pari opportunità, Simonetta Pellegrini, ha già avviato un percorso per redigere uno strumento avanzato di analisi delle scelte politiche nei confronti di uomini e donne, con l’obiettivo di promuovere la consapevolezza sull’impatto di genere delle decisioni, degli interventi e dell’allocazione delle risorse.
Contribuire a ridurre le disuguaglianze, aumentare la trasparenza, perseguire obiettivi di efficienza, efficacia ed equità sono alcuni degli elementi illustrati da Annamaria Santini, presidente Cug, comitato unico di garanzia. Il lavoro ha coinvolto anche la commissione Pari opportunità, per cui è intervenuta la presidente e consigliera Pd Laura Mannucci. L’obiettivo è arrivata alla redazione del bilancio di genere entro il 2013.
Le interrogazioni. Il vicepresidente e assessore ai lavori pubblici, Alessandro Pinciani, ha, poi, risposto ad alcune interrogazioni presentate dai consiglieri provinciali in tema di viabilità e infrastrutture. Sulla Sp20, chiusa al traffico a metà febbraio in corrispondenza del ponte sul fiume Paglia – si fa sempre più strada l’ipotesi che lo scalzamento della pila sia dovuto ai recenti eventi alluvionali – Pinciani ha risposto alle due interrogazioni presentate dai consiglieri Roberto Renai (Sinistra Ecologia Libertà) e Donatella Santinelli (Pdl), che hanno espresso forti preoccupazioni per il protrarsi della chiusura e le conseguenze per le tante aziende che hanno sede nell’area di Casa del Corto. Pinciani ha ricordato che sono in corso analisi e carotaggi del terreno per valutare la possibilità di realizzare un ponte bailey e che i risultati arriveranno entro il prossimo 25 aprile. Allo stato attuale, rimane ancora valida l’alternativa dell’installazione del guado. Pinciani ha, poi, sottolineato che la Provincia sta seguendo con grande attenzione e impegno la situazione e che a breve dovrebbe arrivare una risposta da parte della Regione Toscana alla richiesta di inserimento degli interventi di consolidamento e di ripristino sul ponte nel protocollo d’intesa siglato a novembre, a seguito degli eventi alluvionali che hanno colpito tutta la Toscana.
Pinciani ha risposto anche all’interrogazione della consigliera Donatella Santinelli (Pdl) sul progetto di variante esterna all’abitato di San Gimignano, lotto numero 2, facendo lo “stato dell’arte” e ricordando che nel maggio scorso è stato avviato il percorso per il rinnovo del permesso a costruire. A firma del consigliere Fabrizio Camastra (Pdl), invece, l’interrogazione sull’interruzione del traffico sulla Sp30 “della Chiana” tra Montallese e Chianciano Terme, a seguito di un movimento franoso. L’assessore ha risposto dicendo che la frana interessa un fronte di 40 metri e che sono in corso analisi sul terreno per poter avviare l’intervento. La riapertura della strada è prevista entro un paio di settimane dall’inizio dei lavori, con una sistemazione provvisoria. L’asfaltatura definitiva è prevista dopo l’estate, per consentire l’assestamento del fondo stradale. Sono state rinviate al prossimo consiglio le interrogazioni del consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) sull’uso del logo della Provincia e del consigliere Fabrizio Camastra (Pdl) sulla crisi di Floramiata S.p.A.
Revisione Statuto Fondazione Mps. Innalzare i livelli di trasparenza nelle nomine della Pro-vincia, ente nominante della Deputazione generale della Fondazione Mps, e verificare la possibilità di introdurre modalità di coinvolgimento del Consiglio provinciale nella fase istruttoria della decisione. E’ la richiesta avanzata oggi al presidente e alla giunta nel documento di indirizzo sul nuovo statuto della Fondazione Monte dei Paschi, presentato da Pd, Sel, Idv e approvato a maggioranza. Sull’argomento era stato presentato un ordine del giorno dal consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) e altri tre ordini del giorno incidentali (Pdl, Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale e Rifondazione-Comunisti Italiani), tutti respinti. Come sottolineato dal presidente Bezzini, tutti i contributi arrivati in Consiglio saranno comunque fatti pervenire alla Fondazione Mps.
Nel documento approvato viene ribadito con forza che la priorità assoluta è quella di “tutelare il patrimonio esistente della Fondazione Mps al fine – si legge – di proiettare nel futuro un’adeguata dotazione patrimoniale che possa restare a servizio della comunità e far recuperare la possibilità di espletare la “mission” sociale, culturale ed economica della Fondazione Mps; onorare gli impegni assunti a seguito delle erogazioni pregresse e avere un ruolo rilevante nella compagine azionaria di Banca Mps, al fine di garantirne il suo legame storico con il territorio”.
Tra gli orientamenti espressi sullo statuto, il Consiglio provinciale ha indicato, tra le priorità, che venga espresso in modo chiaro e netto l’impegno a mantenere la sede legale e la direzione generale di Banca Mps a Siena; l’innalzamento dei requisiti di professionalità e competenza dei componenti degli organi della Fondazione Mps; la riduzione dei compensi e del numero dei componenti gli organi. Ritiene, inoltre, necessario che “la Deputazione Generale eserciti un più incisivo ruolo di controllo e verifica degli atti assunti dalla Deputazione amministratrice” e, sulla composizione degli organi, un nuovo bilanciamento tra la rappresentanza delle istituzioni territoriali e una maggiore apertura verso le istanze del mondo sociale, culturale, scientifico ed economico.
Il dibattito sulla revisione dello statuto. “In passato c’è stata troppo poca trasparenza, a partire dall’acquisizione di Banca Antonveneta, legittimata dalla giunta e della maggioranza in consiglio. Serve un’assunzione di responsabilità”. Nel suo ordine del giorno, Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) aveva proposto di rendere pubbliche le indennità percepite dai componenti degli organi della Fondazione e di inserire meccanismi di verifica dei risultati raggiunti, nell’ottica di una maggiore assunzione di responsabilità. Un rinvio della discussione sulla revisione statutaria è stata proposta anche dai consiglieri Pdl Donatella Santinelli e Fabrizio Camastra, in attesa dell’esito delle elezioni amministrative di Siena. “Prima di discutere la revisione dello Statuto – ha detto Santinelli – vogliamo capire qual è il patrimonio reale della Fondazione Mps e come si assicurano il mantenimento della sede della Banca e la tutela del patrimonio alla luce di dati certi. La vacatio del governo e del Comune di Siena rende inadeguata questa discussione”. “La gestione partitica degli ultimi decenni – ha aggiunto il consigliere Francesco Michelotti (Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale) – ha rovinato la Fondazione Mps. Per il bene di questo territorio, chiediamo regole chiare che non permettano alla politica di avere tutto e solo il controllo sulla Fondazione Mps e che le nomine siano spalmate coinvolgendo anche altre realtà del territorio”.
Un invito alla Deputazione a non procedere alle modifiche dello Statuto fino a quando non ci saranno le con-dizioni istituzionali adeguate è stato rivolto anche dal consigliere di Rifondazione-Comunisti Italiani, An-tonio Falcone, che ha chiesto “un’assunzione di una responsabilità che finora non è stata onorata. Dobbiamo capire cosa è successo veramente e come si esce da questa situazione, per il bene del territorio e dei cittadini”.
“La priorità deve essere la tutela del patrimonio della Fondazione Mps – ha ribadito Marco Nasorri (Pd) – con un coinvolgimento del consiglio provinciale in una revisione che è fondamentale per muoversi nei prossimi anni. Gli errori compiuti nel passato devono servire, adesso, per individuare le priorità da seguire, rendendo la Fondazione Mps uno strumento al servizio di un territorio in grande difficoltà, ma capace di giocare al meglio un nuovo ruolo di azionista della Banca Mps”. La necessità di risposte, in questa fase, è stata sottolineata da Marileno Franci (Pd) che ha invitato a trovare una sintesi portando all’attenzione della Fondazione Mps un documento condiviso che rappresenti tutto il territorio provinciale. “Gli errori commessi in passato – ha detto anche Alberto Taccioli (Pd) – non devono e non possono eliminare completamente gli enti locali dai soggetti nominanti, perché la loro componente è importante. E’ giusto, però, che ci sia un’attenzione maggiore sulle professionalità”.
“Chi ha creato questa situazione – ha detto Massimo Mori (Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale) – dovrebbe prendersi le sue responsabilità e stare in silenzio. Prima di procedere alla revisione dello statuto, dovremmo chiederci dove e quale è il patrimonio da tutelare e se abbiamo ancora i numeri per mantenere la sede della Banca a Siena, altrimenti rischiamo di buttare via anche quanto è rimasto di questa istituzione”.
Un contesto istituzionale diverso per procedere alla revisione è stato auspicato anche da Angiolo Del Dottore (Udc) che ha comunque sottolineato il ritardo con cui si procede alla revisione statutaria. “Siamo a riscrivere una carta di intenti di un ente fondamentale per il territorio – ha detto Roberto Renai (Sel) – e serve una discussione più ampia anche da parte della Fondazione Mps. Dobbiamo ristabilire il legame fra questo territorio e questo ente, con una riflessione collettiva e senza caricare questo statuto di un’aspettativa eccessiva, altrimenti rischiamo di perdere di vista l’obiettivo generale e principale: la tutela del patrimonio. Questo non è il momento di discutere, perché quell’assemblea non è nelle condizioni di decidere”. Scarsa attenzione da parte dei nominati verso il consiglio provinciale è stata sottolineata anche da Antonio Giudilli (Idv).
Anche da parte del consigliere Pd Niccolò Guicciardini è stato auspicato un “un nuovo ruolo per la Fonda-zione Mps, da giocare anche sul piano nazionale e internazionale, mettendosi al servizio dei senesi e del ter-ritorio, accanto all’assoluta priorità di tutelare un patrimonio che si è visto ridursi in modo significativo negli ultimi anni. Questo obiettivo può essere centrato anche attraverso la costruzione di una nuova governance che lasci più spazio alle realtà espressione del territorio e che coinvolga anche enti riconosciuti di carattere nazionale o internazionale”.
Il dibattito si è chiuso con l’intervento del presidente del consiglio provinciale, Riccardo Burresi. “Il nuovo statuto deve essere un momento di cambiamento e il percorso deve svilupparsi su tre aspetti: traspa-renza, professionalità e un nuovo rapporto fra politica e Fondazione Mps, dando un protagonismo maggiore e rinnovato al territorio e ai cittadini. Un altro tema che dovrà trovare spazio è quello dei controlli, con una verifica periodica per tenere sotto controllo la Fondazione e le società in cui essa investe”.
Mozione su contenimento volpe. Il consigliere Lorenzo Rosso (Fratelli d’Italia-Centrodestra na-zionale) ha presentato una mozione per impegnare il consiglio e la giunta ad annullare il contenimento della volpe con il metodo della tana su cui la Provincia ha disposto una moratoria fino al 30 aprile. L’intervento di una ventina di attivisti animalisti, presenti in aula dalla mattina, ha impedito la prosecuzione della discussione. Il consiglio è stato interrotto e la seduta non è ripresa per la mancanza del numero legale. La mozione del consigliere Rosso e tutti gli altri punti successivi all’ordine del giorno sono stati rinviati alla prossima seduta.