Un pacchetto di misure per la crescita, da 10 milioni di euro, a sostegno dei produttori del vino Chianti, messo a disposizione da Banca Monte dei Paschi di Siena. Questi i termini generali dell’accordo a beneficio dei produttori appartenenti al “Consorzio Vino Chianti” che è stato siglato oggi (23 maggio) nella sede di BMps in via de’ Pecori a Firenze. Presenti per l’occasione Gianfranco Cenni, responsabile dell’area territoriale Toscana Nord di BMps, e Giovanni Busi, presidente del “Consorzio Vino Chianti”.
Con la collaborazione del Consorzio, BMps ha quindi predisposto diverse linee di prodotti ad hoc destinate specificatamente alle attuali e più evolute esigenze finanziarie delle imprese vitivinicole associate all’ente enologico. Obiettivo del pacchetto è favorire infatti il più elevato ritorno economico possibile per le imprese e per il territorio toscano, attraverso la promozione di una crescente qualità del prodotto, la diluizione e la programmazione delle normali vendite di prodotto e, infine, la stabilizzazione dei prezzi di mercato.
“Rinnovare l’accordo con il “Consorzio Vino Chianti” significa rinsaldare in una certa maniera l’asse secolare del modello “Toscana” attraverso due dei suoi brand più forti, il Chianti e Banca Monte dei Paschi di Siena – spiega Gianfranco Cenni dell’area territoriale Toscana Nord di BMps -. Il documento che sigliamo oggi garantisce, nel dettaglio, strumenti vantaggiosi, a disposizione nelle nostre filiali, per la crescita di un settore storico: BMps ha infatti pensato a misure ritagliate specificamente per la produzione, la vinificazione e l’imbottigliamento del Chianti. Con il plafond da 10 milioni, fruibile fino ad esaurimento per tutto l’anno, l’istituto di credito senese dà risposte immediate alle esigenze finanziarie dei produttori vitivinicoli delle province di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena”.
“L’anno scorso, in questo periodo, il Consorzio, ha organizzato un convegno per parlare proprio di questo argomento cercando consensi e sostegno in tal senso; oggi, siamo qui a siglare un accordo con BMps: è certamente un segnale forte e chiaro per tutti – commenta Giovanni Busi, presidente del “Consorzio Vino Chianti” -. Crediamo quindi che questa operazione possa aiutare a risollevare una situazione economica difficile per nostre aziende e per l’interno comparto vinicolo: si calcoli che molti dei nostri impianti sono da rinnovare completamente, molte delle nostre aziende necessitano di rinnovi strutturali anche importanti. Auspichiamo quindi che questo sodalizio tra Consorzio e Banca Monte dei Paschi di Siena, sia un ottimo incentivo per far sì che le condizioni economiche possano migliorare nel prossimo futuro”.
Nello specifico, l’accordo prevede finanziamenti per i programmi aziendali di reimpianto vigneti o per l’ampliamento della superficie produttiva (durata massima 10 anni); finanziamenti per sostenere le spese di produzione, invecchiamento e riserva, affinamento dei vini di qualità prodotti (durata massima complessiva 7 anni); finanziamenti a medio termine destinati a fornire all’impresa le risorse per l’acquisto di attrezzature di campagna e di cantina; e finanziamenti di durata massima di 18 mesi per sostenere le spese di produzione, affinamento, pubblicità e commercializzazione della produzione aziendale destinata all’imbottigliamento ed alla vendita con il proprio marchio aziendale o come finanziamento per le scorte di cantina dello sfuso.
Per tutti i dettagli dell’offerta e i possibili preventivi, sono a disposizione le filiali di Banca Monte dei Paschi delle provincie di Arezzo, Firenze, Pisa, Pistoia, Prato e Siena.
Il Consorzio Vino Chianti si è costituito nel 1927 ad opera di un gruppo di viticoltori delle Province di Firenze, Siena, Arezzo e Pistoia, allargando successivamente la sua operatività a tutta la zona di produzione, riconosciuta dal Disciplinare del 1967, poi recepita nella Denominazione di Origine Controllata e Garantita. Oltre 2.500 produttori che interessano più di 10.500 ettari di vigneto per 550.000 ettolitri di Chianti, sono tutelati dal Consorzio che, per la sua rappresentatività e per la sua tradizione operativa, ha ottenuto l’incarico di vigilanza sul Chianti da parte del Ministero dell’Agricoltura con D.M 22 Maggio 1978, incarico poi riconfermato anche per le altre denominazioni di competenza nel 2003 e 2004, per le quali la rappresentatività dei soci è analoga.