Piccole e grandi aziende toscane che vogliono scommettere sull’innovazione e la ricerca e che, per questo, si erano candidate per essere ammesse ai contributi messi in campo dalla Regione possono contare su una nuova tranche di risorse. Si tratta di 17 milioni di euro, che vanno ad aggiungersi ai 125 milioni messi a disposizione a febbraio dal Bando Unico Ricerca e Sviluppo 2012. La nuova tranche di risorse permetterà di finanziare complessivamente 19 progetti che erano stati dichiarati idonei, ma non finanziati, per mancanza di risorse e che si aggiungono ai 97 progetti già finanziati a dicembre 2012.
In particolare il nuovo finanziamento (con risorse Fesr, Por Creo 2007-13) ha consentito di far scorrere la graduatoria dei progetti presentati sulle linee B e C del bando (chiuso il 15 marzo), che prevede tre linee di azioni: la linea A sostiene la creazione di alleanze di filiera fra piccole e medie imprese; la linea B si riferisce ai grandi progetti a sostegno degli investimenti delle imprese dei settori ad alta tecnologia, a partire dai cluster innovativi (poli di innovazione, distretti tecnologici); la linea C incentiva gli investimenti delle piccole e medie imprese che si presentano singolarmente, sempre nei settori delle tecnologie innovative.
“L’aver potuto finanziare altri progetti conferma il successo dell’iniziativa – spiega l’assessore alle attività produttive Gianfranco Simoncini – che aveva già dimostrato la volontà del sistema toscano delle piccole e medie imprese di dare vita a progetti importanti, che fanno fare un salto di qualità alla capacità di innovazione e ne rilancia la competitività. Quello dell’innovazione è un passaggio ineludibile per avviare la ripresa e questo strumento va in quella direzione” .
I progetti Si tratta di progetti che coinvolgono settori di punta dell’economia e della ricerca toscana (Hi Tech, Ict, nanotecnologie, biorobotica, farmaceutica, spazio), ma non mancano anche quelli presentati da centri di ricerca, imprese di comparti più tradizionali del manifatturiero, come meccanica, conciario, tessile, moda, farmaceutica. Con l’ultima tranche, ad esempio, si finanziano, fra gli altri, progetti per una bicicletta elettrica ecologica ad emissioni zero, dispositivi intelligenti per il controllo vocale utili per favorire persone disabili in ospedali, edifici pubblici e abitazioni, sistemi di sicurezza che utilizzano nuovi software e tecnologie elettroniche e di microelettronica. Fra i progetti già finanziati, sistemi innovativi per l’automotive, dispositivo per il risparmio energetico, l’efficienza nel sistema conciario, nuovi tessuti innovativi per il sistema moda ed, ancora, nei settori della telemedicina e della green economy, come il progetto che prevede l’uso delle piante per il monitoraggio ambientale.
Le domande presentate da piccole medie e grandi imprese o da reti di pmi, insieme a enti di ricerca alla chiusura del bando, erano state complessivamente 292, di cui valutate positivamente 169, corrispondenti a 545 beneficiari (piccole e medie imprese, grandi imprese e organismi di ricerca), a 560 milioni di investimento e a 178 milioni di finanziamento.
“Abbiamo deciso di far scorrere la graduatoria – spiega l’assessore Simoncini – per consentire il finanziamento di ulteriori progetti presentati. Riteniamo infatti che gli investimenti prospettati siano di grande utilità per rinnovare il sistema produttivo nel suo complesso e creare condizioni per la ripresa e la creazione, in prospettiva, di nuovi posti di lavoro”.