La mancata designazione di Matteo Renzi come rappresentante della Toscana tra i Grandi Elettori è una grande occasione persa per dare il segnale di cambiamento che il nostro elettorato si attendeva. Esiste infatti un ampio consenso attorno alla figura del sindaco di Firenze, che è rappresentante delle istituzioni e allo stesso tempo figura capace di rispondere alla richiesta di rinnovamento posta alla politica. Ma il nostro partito continua ad alternare scelte coraggiose a scelte conservatrici, come ad esempio il voto di ieri del gruppo consiliare del Pd in Regione. Esistono dei momenti nella storia, in cui, malgrado le prassi consolidate appare chiara l’urgenza di un cambio di passo. Si tratta normalmente di momenti che ci aprono a una nuova sintonia con la realtà profonda delle cose.
Ad ogni occasione possibile il nostro elettorato ci chiede un passo diverso. Lo ha fatto nelle ultime primarie facendo trionfare Renzi nella nostra regione. Lo ha fatto premiando volti nuovi nelle liste dei candidati del Pd al Parlamento. Lo ha fatto, nostro malgrado, quella parte dell’elettorato che tradendo la fiducia in noi ha scelto di sostenere alle ultime elezioni il Movimento 5 Stelle. La crisi e i profondi mutamenti della società italiana, il senso ritrovato dell’impegno attorno ad alcuni temi come i beni comuni, chiedono alla politica di dare risposte univoche e soprattutto continuative a queste esigenze, piuttosto che un susseguirsi di passi avanti e passi indietro. Dare risposta alle esigenze di cambiamento diviene dunque la chiave per tentare di risolvere l’empasse in cui si trova il Paese. E allora, oltre al dispiacere nel constatare come, anche in questo caso, tattiche e giochi di potere vincano sul dibattito che anima il nostro partito, dovremmo ricordarci che ci sono passaggi delicati che si giocano oggi in Toscana, battaglie che dovrebbero vederci tutti impegnati per un obiettivo comune, anche compiendo scelte istituzionali innovative.
Il voto del consiglio regionale rende una pessima immagine al nostro partito e alla nostra comunità e arreca un ulteriore danno verso la nostra città, già da tempo privata di una guida democraticamente legittimata e segnata da scandali di rilevanza nazionale. È invece tempo di agire con trasparenza, anteponendo gli interessi della collettività a quelli personali e di aiutare chi ha già mostrato la volontà e la capacità, anche a Siena, di dare risposte ai bisogni della cittadinanza.
Luigi Dallai
Parlamentare senese del Partito democratico