Intervento di Roberto Damiani, presidente di Cna Pensionati
L’Italia sta vivendo una crisi economica e sociale che non ha paragoni con il recente passato. Dobbiamo tornare a tanti anni addietro per ritrovare un clima così pesante, una così forte assenza di prospettive, soprattutto per i giovani, ovvero i nostri figli ed i nostri nipoti. Noi pensionati abbiamo affrontato tanti momenti difficili nel passato e non ci dimentichiamo che l’Italia ed il nostro territorio sono riusciti sempre ad uscire dai problemi, ma solo quando tutti insieme abbiamo “remato dalla stessa parte”. Nelle ultime settimane nella nostra città si respira un’aria non bellissima e ciò non è dovuto solo ai problemi della Banca, della Fondazione e della crisi economica in generale. Tutto questo preoccupa noi pensionati, abituati nella nostra vita più a lavorare che a fare strategie o altro. Tutto ciò premesso vogliamo fare un fortissimo appello a tutte le forze politiche e sociali della città, nessuna esclusa, affinché tutti “remino” nella medesima direzione, dove questa direzione è solo e soltanto il bene della città, delle nostre istituzioni, dei nostri enti, delle nostre aziende e delle nostre famiglie.
La politica è un’arte altissima e come tale deve essere interpretata da coloro che dai cittadini hanno ricevuto questo importante ruolo. Ci sono poi dei momenti in cui gli schieramenti dovrebbero pensare solo il bene della città come unico obiettivo. La fase storica che stiamo vivendo sarà ricordata fra tanti anni proprio come uno di questi momenti. Saranno i nostri nipoti, forse, a giudicare quello che stiamo facendo oggi ed è nostra responsabilità lasciare loro una città ed un territorio all’altezza della storia che da sempre l’ha caratterizzata. Noi di Cna Pensionati siamo una forza sociale costituita da 4000 uomini e donne che hanno lavorato tanto nella vita e siamo pronti a dare ancora il nostro apporto di sacrificio volto al bene comune. Proprio per questo il nostro appello assume ancora più forza, auspicando che tutti si uniscano, limitando le schermaglie politiche e si proceda speditamente verso il grande rinnovamento generazionale e di persone che è iniziato e che deve proseguire senza ostacoli. E’ questo un nostro preciso dovere verso le generazioni che ci seguiranno.