Finora risultano essere soltanto 18 i Comuni toscani (nessun capoluogo di provincia) che hanno istituito un registro per le coppie di fatto, in cui le coppie omossessuali possono iscriversi: 11 in provincia di Siena, 3 a Livorno, 2 a Firenze, 1 a Pisa e Pistoia. La Toscana è attiva nella tutela dei diritti delle persone lgbti (lesbiche, gay, bisessuali, transgenere, intersessuali), così come nel coinvolgimento delle istituzioni nell’attivazione di organismi ad hoc e nella realizzare di iniziative di sensibilizzazione. Ma resta ancora tanto da fare. I dati dell’Osservatorio permanente per la lotta contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, organismo creato dalla Regione nel 2009 e diffusi oggi nel corso di una conferenza stampa organizzata per celebrare la Giornata Internazionale contro l’omofobia prevista per domani mettono in evidenza un quadro in chiaroscuro.
L’Osservatorio permanente per la lotta contro le discriminazioni determinate dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere, attivo dal 2009 con i compiti di censire e monitorare i casi di discriminazione in Toscana e di verificare lo stato di attuazione delle politiche regionali in materia, ha diffuso alcuni dati sulla propria attività realizzata attraverso la sede toscana dell’Associazione ‘Avvocatura per i diritti Lgbt – Rete lenford’. La rilevazione dell’Osservatorio si riferisce al 93% dei Comuni toscani (267 su 287).