Oggi, 24 gennaio 2013, rischia di essere l’ultimo giorno di apertura per l’aeroporto di Ampugnano.
Salvo disposizioni contrarie, la struttura aeroportuale potrebbe rimanere chiusa a partire dal 25 gennaio, in attesa che si perfezioni l’iter burocratico per il rilascio della concessione demaniale da parte degli attuali soci e che l’Enac indica, come già annunciato, una nuova gara per affidare la gestione dello scalo senese.
Da domani, nessun aereo potrebbe più atterrare su Ampugnano. Potrebbero non esserci più voli ambulanza, né voli umanitari, e nemmeno charters turistici, voli privati, voli del Siena calcio e della Mens Sana.
Eppure, proprio due notti fa ci sono stati tre voli per il trasporti di organi. Più precisamente, la notte tra il 22 ed il 23 gennaio, è atterrato un primo aereo proveniente da Ciampino per prelevare un “fegato espiantato” da un donatore deceduto. Lo stesso aereo, nella notte è ripartito per l’aeroporto di Bari, dove un paziente attendeva di ricevere il trapianto dell’organo.
Un altro velivolo, proveniente sempre da Ciampino, atterrato pressoché alla stessa ora, è ripartito intorno alle 2 del mattino, in direzione di Pescara, con a bordo l’equipe medica senese di chirurgia toracica, chiamata all’asportazione di un “polmone” da un donatore deceduto presso l’ospedale di Teramo.
L’aereo, con a bordo l’equipe medica e l’organo espiantato, è rientrato all’aeroporto di Siena alle 13.30 circa del 23 per reimpiantare l’organo su un altro paziente in lista di attesa.
Da domani, l’aeroporto di Siena rischia seriamente di non poter più servire la sanità pubblica.
Una struttura, che doveva essere considerata un bene comune per la collettività da proteggere e valorizzare, oltre che un’ opportunità per lo sviluppo economico di tutta la provincia di Siena, è stata invece trattata come un problema da “gestire”.
E così il problema rischia di essere risolto con la chiusura.
Il personale dell’aeroporto di Siena