«Siena ti apre il cuore, ma rischia di chiudere le porte. Le porte di quegli spazi culturali che da sempre abbiamo pensato come fiori all’occhiello della nostra città e del nostro territorio. In questo inverno sembra che i temi della cultura e dei suoi spazi si siano improvvisamente congelati. Dopo un’estate esplosiva in cui tutti hanno voluto dire la loro sulla cultura cittadina, sui musei presenti (pinacoteca e Santa Maria), passati (Papesse e ancora Santa Maria) e futuri (Museo del Palio, museo della città), improvvisamente è calato il silenzio. E non si dica che è così perché i problemi del Santa Maria e della cooperativa di sorveglianza sono stati risolti perché così non è. Il complesso museale ha subito una drastica riduzione di orari e personale e soprattutto ancora non si è capito che futuro avrà».
Pasquale D’Onofrio, candidato di Sel alle primarie cittadine, si concentra sul tema della cultura per rilanciare la città, un tema che sarà al centro di alcuni incontri con associazioni e cittadini nei prossimi giorni.
«Siena ha davanti a sé sfide importanti che non sono soltanto la candidatura a capitale europea della cultura, di per sé comunque una corsa che noi sosteniamo come abbiamo sempre sostenuto, ma anche quella di diventare la città più importante su uno dei tratti di Francigena più conosciuti, battuti e percorribili. In questo senso dovremmo cominciare a far uscire Siena dall’isolamento in cui, verso la provincia, si è posta, riprendere il dialogo per far crescere questo grande itinerario europeo e ricercare un turismo diverso, che cerca la sostenibilità di un territorio più che un luna park».
«Ma in termini culturali Siena ha un grande bisogno di spazi, di luoghi, di produzione e non soltanto di fruizione. Ben venga un Santa Maria come grande contenitore museale ma solo se alle spalle ha altro, ha un progetto di produzione, formazione e crescita che sappia richiamare intelligenze da tutto il mondo, nel nome della cultura e della sperimentazione si dovrà arrivare a Siena convinti di trovare una fucina di creatività e sperimentazione. Il tutto strettamente collegato, ma mai legato, al grande passato artistico e storico della città. Talenti, ma anche studenti, artisti e persone che vogliono mettersi alla prova saranno la migliore risorsa per Siena, anche per sostenere la candidatura che nel 2013 dovremo formalizzare».
«Dove sono finite le sale cinematografiche cittadine? Le storiche librerie? Che tipo di cartellone i due teatri civici cittadini propongono? Chi sono i pensatori che passano sulle nostre strade? Che richiamo d’intelligenze ha la nostra Università? Queste sono le domande che dobbiamo porci in questa campagna elettorale e dopo aver risposto ed esserci confrontati sulle soluzioni potremo davvero dire di avere a cuore il futuro della cultura a Siena. Non cultura cittadina, ma cultura universale che potrà elevare lo spirito della città in un momento di crisi d’identità così profonda».
«Le proposte di Sel e le mie se vincerò la battaglia per diventare sindaco di Siena sono tutte concentrate nella necessità di dare spazi di produzione, dare credito a chi cerca di risvegliare la volontà dei senesi di produrre e fruire di cultura. Ma sarà necessario che i senesi si mettano in rete, in rete tra di loro e con gli altri territori, sarà necessario non guardare soltanto a noi, ma a ciò che abbiamo intorno, fuori dalla regione Toscana anche e dall’Italia perché è necessario cominciare a considerarci comunque una capitale europea della cultura, perché lo siamo, grazie a coloro che nelle difficoltà continuano a dare un segnale di risveglio aprendo una libreria, una galleria d’arte, organizzando un festival di cinema, di teatro, di letteratura, portando pensatori ed intellettuali a raccontare di loro, continuando a studiare per mantenere alto il nome della nostra Università, indipendentemente da ciò che la città fino ad oggi ha riconosciuto loro o al loro lavoro. È grazie a loro ed alla loro capacità di attrarre che potremo domani ricominciare».
«Nei prossimi giorni ho intenzione di confrontarmi con le associazioni e con i cittadini che hanno a cuore il tema della cultura nei termini che ho esposto e lancio quindi un appello a tutti coloro che vorranno parlarne con me, troviamoci, contattatemi per mail (sorprendiamosiena@gmail.com) o fermatemi per strada quando, in questi giorni, mi vedrete volantinare nei vostri quartieri, strade e mercati».