E’ evidente che l’idea lanciata dal Sindaco di Siena, Bruno Valentini, di realizzare, in accordo con la Regione Toscana, la costruzione di una nuova struttura ospedaliera rappresenta un modo per riportare Siena al centro dell’attenzione del panorama sanitario regionale. Vanno fatte tuttavia alcune considerazioni.
Certamente l’attuale struttura ha limiti di progettazione funzionale oltre che estetici. Il suo ammodernamento per renderla più efficiente ed efficace, sia dal punto di vista sanitario che da quello del consumo energetico, non sono irrilevanti e per giunta con limiti oggettivi che ne minerebbero comunque i risultati.
Com’è ovvio, una nuova struttura, realizzata in tempi non biblici, avrebbe tutti i vantaggi architettonici, funzionali, energetici ed estetici che hanno i moderni ospedali.
Si impone una riflessione sul raffronto dei costi da sostenere e sui risparmi che si realizzerebbero anche tenendo presente l’abbattimento e la bonifica dell’attuale complesso. In ogni caso, la nuova struttura dovrebbe essere costruita tenendo conto del contenimento del consumo di suolo, dell’ accessibilità e della capacità di sostenere i flussi quotidiani di pazienti e lavoratori .
Come è ovvio l’idea del Sindaco, cui ha fatto seguito la rapida e positiva risposta dell’Assessore alla sanità della Regione Toscana, resterà al centro del dibattito pubblico e delle Istituzioni elettive cittadine per condividere un percorso imperniato sul dove, come e quando costruire l’eventuale nuova struttura che necessiterà dei naturali passaggi di approvazione in Consiglio comunale.
Oggi che le istituzioni storiche che hanno difeso la città sono state quasi totalmente abbattute da scelte miopi di una vecchia politica fatta di lottizzazione senza qualità. Siena va riportata, con la forza e l’iniziativa di una nuova classe politica, al centro del panorama sanitario regionale anche con gli investimenti oltre che con il mantenimento delle eccellenze come dimostra la recente scelta della Regione di mantenere a Siena una delle sei postazioni regionali del 118.
A beneficiarne saranno gli ammalati, i cittadini ed i lavoratori che vedranno crescere la qualità sanitaria della struttura che, pur tra limiti e contraddizioni, presenta già vasti settori e grandi elementi di qualità dovuti spesso all’impegno professionale dei singoli a dispetto di una struttura che non favorisce un’organizzazione razionale.
Il rilancio della città va perseguito in ogni settore e deve avvenire all’insegna della trasparenza e del dibattito sulle scelte in una bolla di libertà come unica garanzia democratica di qualità che i vecchi apparati hanno, fino a poco tempo fa, soffocato.
Pasquale D’Onofrio
Capogruppo Sinistra Ecologia e Libertà