“Siena città smart, ovvero città intelligente, come nostro obiettivo fondamentale: un obiettivo concreto che può attrarre risorse europee e valorizzare talenti ed imprese del nostro territorio – commenta Pasquale d’Onofrio, candidato sindaco di Sel alle primarie del 20 gennaio su innovazione e smart city -. Una smart city è una città partecipata, digitalizzata e sostenibile: una città vissuta da tutti i cittadini e le cittadine che si sentono parte di un progetto complessivo e collettivo. Una città viva, con cantieri di partecipazione ed assemblee elettive di quartiere ed è una città aperta che fa dell’e-government una pratica quotidiana e della rete uno strumento di assoluta trasparenza delle pratiche comunali”.
“Non solo redditi di dirigenti e amministratori on-line – prosegue D’Onofrio -, ma facilità di accesso agli iter amministrativi del Comune e partecipazione virtuale con strumenti innovativi di coinvolgimento dei cittadini facili da utilizzare. Per troppo tempo le pratiche sono state un peso insostenibile; così abbiamo la possibilità di dare un contributo per snellire e facilitare l’accesso agli strumenti comunali. – incalza d’Onofrio – Una vera smart city fa infatti dell’inclusione e dell’accessibilità due parole d’ordine: bisognerà usare la tecnologia non come una barriera insormontabile tra giovani e anziani, ma al contrario come uno strumento di accessibilità per persone anziane o diversamente abili”.
“Siena Smart City sarà la città del futuro – continua D’Onofrio – dove il digitale diviene quotidiano, i pagamenti on-line, tramite smartphone o tablet, il mezzo usuale per acquistare servizi, dove l’intera nostra città viene georeferenziata e taggata di QR code per consentire a qualunque turista una visita doppia: quella nelle bellezze architettoniche e quella nella ricchezza di informazioni della rete. Siena sarà così più pratica ed accessibile ed assieme più moderna, grazie a servizi pubblici che faranno della trasparenza e della facilità di accesso la propria cifra di qualità: autobus in cui è possibile comprare il biglietto a bordo con il proprio cellulare, che vengono mappati mentre si muovono, lampioni telecontrollati in remoto che è possibile riparare in mezz’ora, segnalazioni tramite smartphone di problematiche inerenti l’igiene urbana o la manutenzione del verde: tutto questo si può fare nella smart city che sorprende”.
“Infine Siena smart – conclude il candidato di SEL – è una città sostenibile, perché regola i flussi di erogazione di potenza della luce dei propri lampioni, perché ripensa il traffico merci dentro le mura con mezzi elettrici e sistemi di accesso rigorosi, perché costruisce la rete della mobilità elettrica (con car e bike sharing), perché investe nelle reti. Insomma, per me, per noi che vogliamo sorprendere questa città, Siena Smart City non è un argomento è una vera e propria filosofia di città: la Siena che vorremmo, oggi”.