“E’ fondamentale che la E78 tra i due mari sia riconosciuta tra quelle di primaria importanza a livello europeo. Nel prossimo meseAggiungi un appuntamento per il prossimo mese di maggio si avvia la discussione sulle reti TEN-T in sede di Parlamento europeo. Auspichiamo che già nella programmazione europea 2014-2020 sia trovato spazio per il progetto, che comunque sarà necessario completare entro il 2030. E’ quindi essenziale che il governo, attraverso il Ministero dello Sviluppo Economico, delle Infrastrutture e dei Trasporti, sostenga la proposta di riconoscere tale infrastruttura come parte del core-network europeo”.
Così si è espresso oggiAggiungi un appuntamento per oggi il presidente Enrico Rossi nel corso di una audizione di cui è stato protagonista presso la VIII Commissione del Senato sul tema delle prospettive di sviluppo delle infrastrutture e della mobilità in Toscana.
“Il tema delle infrastrutture – ha proseguito il presidente – rappresenta un punto nodale per il Paese in generale, ma a maggior ragione per lo sviluppo dell’”Italia di mezzo” in funzione delle sue peculiari caratteristiche territoriali ed economiche. La vivacità delle economie regionali dipende sempre più da una buona dotazione infrastrutturale e dal grado di connettività delle reti locali alle grandi reti transnazionali di trasporto. In sistemi con una forte vocazione all’estero (l’export toscano nel 2011 ha segnato +11% e le regioni limitrofe sono sopra la media nazionale), l’incidenza dei costi logistici sulle attività economiche rende necessaria l’adozione di politiche che favoriscano l’efficienza complessiva della rete, e quindi una coerenza logistica tra porti, trasporti ferroviari, aeroporti, sistemi stradali ed autostradali. La rinnovata centralità del mediterraneo rappresenta inoltre un’opportunità per la proiezione del sistema europeo verso le economie in fase di sviluppo del nord Africa e dell’Europa dell’est”.
Le più recenti stime europee prevedono, rispetto ai livelli del 2005, un incremento del traffico merci del 40% all’orizzonte del 2030 e dell’80% nel 2050. In uno scenario dove la domanda di trasporto continua a crescere a ritmi sostenuti, i porti nordeuropei, pur tenendo conto dei potenziamenti di capacità previsti, potrebbero non essere in grado di assorbire completamente i futuri volumi di traffico. Il rafforzamento del sistema portuale mediterraneo rappresenta quindi una strategia chiave nel garantire la sostenibilità del trasporto merci.
La proposta illustrata dal presidente Rossi, il cui valore è stato riconosciuto dalla commissione, consiste nella realizzazione di un nuovo sub-corridoio europeo in grado di connettere la penisola balcanica con quella iberica attraverso la piattaforma logistica dell’Italia centrale, ovvero un’area compresa tra i porti di La Spezia e Livorno, da una parte, e Ancona dall’altra. In questa proposta l’itinerario della SGC E78 costituisce un naturale collegamento tra le due autostrade del mare tirrenica ed adriatica. Lungo il suo tracciato la E78 collega le città di Grosseto, Siena e Arezzo in Toscana, Urbino e Fano nelle Marche, intersecando la E45 e la fondovalle del Metauro. La saldatura dei territori, il sostegno alla trasversalità dei flussi commerciali rappresenterebbero un nuova opportunità per i distretti produttivi dell’Italia centrale in collegamento con il mercato balcanico, da un lato, e quello del Mediterraneo occidentale dall’altro.
Il presidente Rossi ha consegnato alla commissione una nota tecnica che illustra i tracciati, lo stato della progettazione e le risorse necessarie per completare il collegamento della E78 fra i due mari, circa 4 miliardi di euro di cui 1 miliardo e 400 milioni circa in Toscana.
Il progetto, ha sottolineato il presidente, è sostenuto anche dalle regioni Umbria e Marche e ha già ricevuto apprezzamenti in sede europea, e dalle regioni della Catalogna, dell’Istria e della Murcia.