I cento migliori vini italiani (secondo Wine Spectator)
Ecco l’elenco:
Abbazia di Novacella Kerner Alto Adige Praepositus 2010
Allegrini Amarone della Valpolicella Classico 2000
Altesino Brunello di Montalcino Montosoli 2006
Ambrogio & Giovanni Folonari Tenute Cabreo Toscana Il Borgo 2008
Antinori Bolgheri Superiore Tenuta Guado al Tasso 2008
Argentiera Bolgheri Superiore 2008
Argiolas Isola dei Nuraghi Turriga 2006
Arnaldo Caprai Sagrantino di Montefalco 25 Anni 2007
Avignonesi Vin Santo di Montepulciano 1998
Azienda Agricola Montevetrano Colli di Salerno 2009
Azienda Agricola Pieropan Soave Classico La Rocca 2009
Barone Ricasoli Chianti Classico Castello di Brolio 2008
Bellavista Extra Brut FranciacortaVittorio Moretti 2004
Bertani Amarone della Valpolicella Classico 2004
Biondi-Santi Tenuta il Greppo Biondi-Santi Brunello di Montalcino 2006
Bisol Desiderio & Figli Dry Valdobbiadene Superiore di Cartizze NV
Braida Barbera d’Asti Bricco dell’Uccellone 2006
Bruno Giacosa Falletto Barolo Falletto 2007
Ca’ del Bosco Brut Franciacorta Cuvée Annamaria Clementi 2004
Cantina Terlano Sauvignon Alto Adige Terlano Quarz 2010
Cantina Zaccagnini Montepulciano d’Abruzzo San Clemente 2007
Cantine Ferrari Brut Trento Giulio Ferrari Riserva del Fondatore 2001
Cantine Lunae Bosoni Vermentino Colli di Luni Black Label 2010
Carpenè Malvolti Extra Dry Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore NV
Carpineto Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2007
Casa E. di Mirafiore Barolo Lazzarito 2007
Casale del Giglio Lazio Mater Matuta 2008
Casanova di Neri Brunello di Montalcino Tenuta Nuova 2007
Castellare di Castellina I Sodi di San Niccolò 2007
Castello Banfi Brunello di Montalcino Poggio Alle Mura 2007
Castello di Ama Toscana Haiku 2009
Castelluccio Forlì Ronco dei Ciliegi 2007
Cavit Vigneti delle Dolomiti Red Alta Luna Phases 2009
Ceretto Barolo Bricco Rocche 2007
Col d’Orcia Brunello di Montalcino Poggio al Vento Riserva 2004
Cusumano Nero d’Avola Sicilia Sà gana 2009
Damilano Barolo Cannubi 2008
Di Majo Norante Aglianico Molise Contado Riserva 2009
Donnafugata Passito di Pantelleria Ben Ryé 2009
Drei Donà Sangiovese di Romagna Superiore Pruno Riserva 2008
Duca di Salaparuta Duca Enrico 2008
Falesco Lazio Montiano 2009
Fattoria del Cerro Vino Nobile di Montepulciano Riserva 2007
Fattoria Le Pupille Maremma Toscana Saffredi 2008
Fattoria Zerbina Sangiovese di Romagna Superiore Pietramora Riserva 2008
Felsina Toscana Fontalloro 2008
Feudi di San Gregorio Irpinia Serpico 2008
Fontodi Colli della Toscana Centrale Flaccianello 2007
Gaja Barbaresco 2008
Galardi Roccamonfina Terra di Lavoro 2009
Gancia Brut Alta Langa Cuvée 36 2007
Hofstätter Alto Adige Red Barthenau Vigna S. Urbano 2009
Les Crêtes Chardonnay Valle d’Aosta Cuvée Bois 2008
Librandi Val di Neto Gravello 2009
Livio Felluga Colli Orientali del Friuli Terre Alte 2009
Luciano Sandrone Barolo Le Vigne 2006
Lungarotti Torgiano Rubesco Vigna Monticchio Riserva 2006
Marchesi de’ Frescobaldi Toscana Mormoreto Castello di Nipozzano 2009
Marchesi Mazzei Fonterutoli Toscana Siepi 2006
Marco Felluga Russiz Superiore Collio Col Disôre 2008
Mascarello Giuseppe Barolo Monprivato Cà d’Morissio Riserva 2003
Masciarelli Montepulciano d’Abruzzo
Marina Cvetić S. Martino Rosso 2008
Masi Amarone della Valpolicella Classico Costasera Riserva 2006
Mastroberardino Taurasi Radici Riserva 1999
Mastrojanni Brunello di MontalcinoVigna Loreto 2007
Mezzacorona Teroldego Rotaliano Nos Riserva 2005
Michele Chiarlo Barolo Cerequio 2007
Mionetto Prosecco di Valdobbiadene MO 2011
Nino Negri Valtellina Sfursat 5 Stelle 2007
Paolo Scavino Barolo Rocche dell’Annunziata Riserva 2005
Pecchenino Dogliani Bricco Botti 2008
Petrolo Toscana Galatrona 2009
Pio Cesare Barolo 2007
Planeta Planeta Noto Santa Cecilia 2008
Poderi Aldo Conterno Barolo Bussia Cicala 2007
Prunotto Barolo Bussia 2008
Renato Ratti Barolo Rocche 2007
Rocca delle Macìe Toscana Ser Gioveto 2008
San Felice Pugnitello Toscana 2007
Santa Margherita Brut Valdobbiadene Prosecco Superiore NV
Sassicaia -Tenuta San Guido Tenuta San Guido Bolgheri-Sassicaia Sassicaia 2008
Siro Pacenti Brunello di Montalcino 2007
Suavia Soave Classico Monte Carbonare 2010
Tasca d’Almerita Contea di Sclafani Rosso del Conte 2007
Tedeschi Amarone della Valpolicella Classico Capitel Monte Olmi 2006
Tenuta dell’Ornellaia Bolgheri Superiore Ornellaia 2006
Tenuta di Biserno Toscana Biserno 2008
Tenuta Rocca di Montemassi Maremma Toscana 2009
Tenuta San Leonardo Vigneti delle Dolomiti Red 2006
Tenuta Sette Ponti Toscana Oreno 2009
Tenute Sella & Mosca Alghero Marchese di Villamarina 2006
Tenute Silvio Nardi Brunello di Montalcino Manachiara 2006
Terre Bianche Rossese di Dolceacqua Bricco Arcagna 2010
Terredora di Paolo Greco di Tufo Loggia della Serra 2009
Testamatta TestamattaToscana 2009
Tommasi Amarone della Valpolicella Classico 2007
Tormaresca Primitivo Salento Torcicoda 2010
Umani Ronchi Rosso Conero Cúmaro 2008
Valdicava Brunello di Montalcino 1990
Velenosi Rosso Piceno Superiore Roggio del Filare 2008
Vietti Barolo Castiglione 2007
Volpaia Chianti Classico Riserva 2008
Zenato Amarone della Valpolicella Classico 2007
Da Abbazia di Novacella a Zenato, una selezione di cento produttori di tutte le regioni italiane. Le famiglie storiche, come Antinori e Frescobaldi, i nomi internazionali come Biondi Santi, Gaja, i Lunelli del Ferrari, e molti altri. Con 30 etichette la Toscana sarà la regione più rappresentata nella lista, per scelta di Wine Spectator. L’idea è di allestire una «vetrina» in cui mettere in mostra il meglio dell’Italia da bere: in modo che il mondo guardi, assaggi, discuta e, soprattutto, compri. Nel 2011 l’export di vino italiano ha raggiunto la quota record di 4,3 miliardi di euro. Molto, ma non basta. Siamo ben piazzati negli Stati Uniti (826 milioni di euro di bottiglie, con un incremento del 13 per cento sul 2010), in Germania (669 milioni, +5 per cento), nel Regno Unito (423 milioni, +9 per cento). Nei nuovi mercati, dove il consumo del vino è in crescita, siamo talvolta ancora poco più che comparse. Per questo l’evento di Wine Spectator con Vinitaly può aiutare a far crescere l’informazione internazionale, quindi gli affari. Quello dell’export sarà il chiodo fisso (e allo stesso tempo la scelta obbligata) del Vinitaly 2012. Anche perché i consumi nazionali di vino sono in costante flessione e la crisi che sembra impoverire il carrello della spesa di molte famiglie è un ulteriore fonte di incertezza. E poi, come spiega Renzo Cotarella, l’amministratore delegato di Marchesi Antinori, ci sono altri fattori che rendono indispensabile per i vignaioli puntare sempre di più su un solido, stabile e crescente export: le difficoltà di distribuzione delle bottiglie in Italia, con il sistema degli agenti e dei corrieri, ad esempio. E poi la fatica di ottenere i pagamenti in tempi ragionevoli, mentre le casse spedite oltreconfine vengono anche pagate in anticipo, oppure l’incasso viene coperto da una polizza assicurativa. DomaniAggiungi un nuovo appuntamento per domani le degustazioni di Opera Wine saranno due, parteciperanno in tutto 500 persone. Ed è proprio da questo club di professionisti e appassionati che si spera possa arrivare una spinta in più per l’export. Con un carico di cento (e non solo) etichette da far conoscere al mondo.