La realtà ha superato il mio ragionamento. Quando, pochi giorni fa, ho chiesto a Ceccuzzi se sarebbe davvero rimasto lui l’antagonista con cui competere per la carica di Sindaco non pensavo a nulla di tutto ciò.
Io ragionavo sulle debolezze politiche del candidato, del suo partito e sulle responsabilità storiche e politiche (non quelle giudiziarie che competono ad altri) della crisi in cui è sprofondata Siena e che non si potevano ignorare.
Chi pensa che io sia entrato nella competizione solo nelle vesti di “anti – Ceccuzzi” si sbaglia. Io sono qui per proporre una linea seria e fattiva di cambiamento nell’amministrazione della città: per mettere le mie competenze al servizio di Siena e dei senesi e per costruire una nuova classe dirigente, improntata ad un rinnovato e ampio civismo.
Ora vedremo il centrosinistra chi proporrà come suo candidato: di una cosa sono certo, dovranno comunque ripartire dal riconoscimento del loro fallimento nel governo della città. Non è chiaro perchè il Partito Democratico, uscito dall’aula consiliare senza una maggioranza (e senza un voto di sfiducia!) non abbia imboccato con decisione le due uniche vie possibili: la conferma diretta o la rimozione di Ceccuzzi. Lo ha sottoposto invece ad un giudizio, quello delle Primarie, che lo ha sminuito e umiliato davanti agli occhi della città, e nel contempo lo ha esposto a critiche interne pesanti, con accenti francamente molto duri anche per una opposizione “esterna”.
Ribadisco ora a Franco Ceccuzzi la mia solidarietà personale, ma il mio pensiero in questo momento va alla città. Mentre Siena è travolta giorno dopo giorno da scandali e inchieste da tutta Italia, c’è chi ancora si preoccupa delle beghe e degli equilibri di partito: personalmente non sono interessato allo psicodramma del Pd e alla sua ricerca di una nuova leadership locale.
Eugenio Neri – candidato a sindaco