“In questo ballottaggio l’astensione è un voto al vecchio sistema”. Le liste civiche a sostegno di Eugenio Neri commentano così l’avvicinamento al ballottaggio in programma il 9 e 10 giugno. “E’ una scelta di campo – proseguono le liste -. Da un lato la coalizione dei veleni, impegnata ancora una volta nella guerra interna per il potere. La lite in conferenza stampa tra Bruno Valentini ed il segretario comunale Pd Giulio Carli è la prova più evidente. Nonostante Siena abbia decretato il ballottaggio dopo 20 anni, si sono chiusi nuovamente nelle stanze di partito per tentare una spartizione del potere funzionale al mantenimento dello status quo. Uno status quo che restituisce alla città un Valentini stretto nella morsa d’acciaio fatta da Ceccuzzi e dell’associazione Confronti di Alberto Monaci, i quali hanno posizioni di netto predominio all’interno delle liste di Pd e Siena Cambia. Dall’altra parte c’è invece Eugenio Neri la cui storia personale, ed a questo punto anche politica, parla di una persona che non ha mai accettato bavagli o limitazioni alla propria autonomia. Siamo una coalizione fatta di anime civiche con il sorriso in faccia che vogliono trovare una soluzione ai problemi della città. L’inclusione, l’unità dei senesi in un momento topico per la città è una delle priorità, come dimostra anche l’apparentamento con Impegno per Siena. Eugenio è il vessillo attorno a cui tutti i cittadini che vogliono un cambiamento devono stringersi”.
Le liste che sostengono la candidatura di Eugenio Neri concludono l’intervento con un’analisi sull’astensionismo. “Al primo turno, circa tredicimila senesi hanno scelto di non recarsi alle urne. Un dato che rivela l’impatto deleterio avuto dalla partitocrazia in questi anni, con il disinteresse e la disaffezione per le sorti della città instillate negli elettori. Adesso anche loro hanno l’occasione per esprimersi in modo diretto e produttivo. Il ballottaggio è la migliore occasione per cambiare che Siena abbia avuto da 20 anni. Votare Neri significa voltare pagina. Non c’è altra interpretazione. Come già detto, Eugenio è un vessillo attorno al quale tutti i senesi che vogliono imprimere una svolta alla città possono raccogliersi. Indipendentemente dalle appartenenze del passato e dalle ideologie. Non è un voto politico, ma un voto civico. In un contesto del genere, astenersi significa avallare le strategie di quella coalizione che teme il cambiamento perché teme di perdere il potere”.