“Hanno incontrato chi ha voglia di una politica che non ha paura di rimboccarsi le maniche, pragmatica e pulita, senza insulti e senza urla”. Così Stefano Scaramelli, sindaco di Chiusi, commenta l’esperienza “senese” dei toscani Danti e Bonafè, i candidati del Pd per la Circoscrizione Centro che, per Scaramelli, sono anche “compagni di viaggio” in Direzione nazionale del Pd. “Nelle tappe senesi di Nicola Danti e Simona Bonafè ci sono stati – dice Scaramelli – più punti chiave che partono, tutti, dallo stesso presupposto: mandare una nuova classe dirigente – non i politici a fine carriera né quelli che sono interessati ad urlare strali da un palco – in Europa. Perché è in Europa che si decide il 60 per cento della politica nazionale. I nostri candidati per la Circoscrizione Centro alla Europee rappresentano una sfida culturale, due volti di un cambiamento del quale il Pd è artefice: una nuova classe politica, fatta anche di amministratori locali di piccole realtà, di pragmatismo e di capacità di trovare soluzioni, come quelle che sta dimostrando anche il governo, con riforme attese da vent’anni. Danti e Bonafè, nelle terre di Siena, hanno ripetuto più volte uno dei concetti chiave dello sviluppo, anche locale, il fatto che occorre rompere il circolo vizioso che vede l’Italia rimandare indietro il 45 per cento dei fondi europei a disposizione: miliardi di euro. Questa è una delle cose da cambiare, assieme alle politiche d’austerity che hanno creato disaffezione verso l’Europa e prodotto diseguaglianze sociali. E in quest’ottica l’Italia deve lavorare per essere rispettata, per contribuire, come lo ha fatto per la sua creazione, anche allo sviluppo, con un approccio proattivo, dell’Europa. Con Danti e Bonafè possiamo far uscire questo Paese dal catastrofismo antieuropeista per creare un’Europa in cui i cittadini italiani possano sentirsi finalmente a casa. E con loro, due toscani che conoscono bene il nostro territorio, tanto da essersi spesi anche in passato per le iniziative di cambiamento portate avanti in provincia di Siena, come le partecipazione della Bonafé alla Leopoldina di Montepulciano, nel 2013, i cittadini del senese possono far sentire la propria voce e le proprie istanze anche in casa Europa. I nostri candidati del Pd sono persone semplici, disponibili e competenti, li sosteremo perché a loro affidiamo il futuro delle nostre terre e le grandi sfide di Siena per il rilancio del turismo, la ripartenza del settore produttivo e manifatturiero, un nuovo slancio per i finanziamenti a imprese ed enti locali. Sostengo con forza e convinzione Danti e Bonafé perché sono certo che siano in grado di cambiare verso all’Europa portando avanti il progetto di cambiamento del Pd e quello intrapreso da Renzi per cambiare l’Italia, perché sono capaci, e l’hanno dimostrato negli incontri fatti in provincia, di realizzare una politica che dà del tu ai cittadini e di essere artefici di un’Italia protagonista in Europa. Solo così si può rispondere alla domanda di cambiamento dei cittadini che chiedono di cambiare la linea che è stata seguita in questi ultimi anni. Serve un’Europa che vuole superare la crisi, che rimette a posto il suo assetto democratico e crea un legame forte tra le politiche europee e cittadini. In questo l’Italia ha un peso molto evidente e il Pd adesso può fare la differenza”.