“In un mondo normale le banche sostengono l’economia reale; in un mondo normale le banche non sono ‘impegnate’ in politica; in un mondo normale le banche non compiono operazioni finanziarie azzardate con i soldi dei clienti; in un mondo normale le banche non chiedono aiuto allo Stato per coprire buchi di bilancio. Evidentemente l’Italia non è un mondo normale, e a pagare non sono i responsabili degli errori, ma i cittadini, che vedono i soldi versati per l’Imu fluire nelle casse di un Monte dei Paschi con un bilancio in profondo rosso”.
Così la portavoce del PdL Monica Faenzi, in merito ai recenti sviluppi del caso “Alexandria”, che vede protagonisti il Monte dei Paschi di Siena e il Governo Monti e che ha portato alle dimissioni del presidente dell’Abi Giuseppe Mussari.
“E’ cosa nota la vicinanza politica di banca MPS al centrosinistra, come cosa nota sono i milioni di euro che ogni anno la Fondazione ha riversato sul territorio senese e toscano per garantirsi consenso politico. Oggi, per colpa della crisi ma soprattutto di scelte scellerate della dirigenza MPS, i soldi sono finiti. E mentre famiglie e imprese si vedono respingere dalla banca richieste di mutui o di fidi – incalza la capolista alla Camera del PdL – questa chiede aiuto al Governo Monti. Che si dimostra ben più generoso della banca stessa: 3,9 miliardi di euro tramite Monti-bond, inseriti nella Legge di stabilità. Meglio avrebbe fatto il Governo a destinare quei soldi alla riduzione dell’Imu. Ma evidentemente Monti ha più a cuore le banche dei cittadini”, conclude Faenzi.