Ci sono “terremoti” che servono a rendere più stabili le basi sulle quali vogliamo costruire il nostro futuro. Io credo che le turbolenze che hanno investito il Pd provinciale in questi giorni, culminate con le dimissioni di Juri Bettollini, Gessica Nisi e David Baggio, possano essere un’occasione, seppur dolorosa, per rafforzare il nostro partito. Sta a noi trovare l’intelligenza e la capacità di trasformare un momento difficile in un’opportunità per il Pd. Quello che vogliamo è un partito che discute, anche duramente, ma alla fine trova il “bandolo della matassa” svolgendo il suo compito: lavorare per il bene del proprio territorio.
Le dimissioni di Bettollini. Come segretario del Pd di Chiusi vorrei parlare, in modo particolare, delle dimissioni di Juri Bettollini. In questi mesi Juri ha dedicato tempo e risorse per dare il proprio contributo, “battendo” ogni angolo della nostra provincia. Le sue dimissioni, come quelle degli altri membri dell’esecutivo, sono la dimostrazione che il nostro impegno è segnato dall’onestà politica e intellettuale, fuori dalle vecchie logiche partitiche e non rimanendo attaccati alle poltrone. Il ‘sacrificio” di Bettollini ha portato alla perdita di un importante punto di riferimento del partito chiusino nella segreteria provinciale, ma sono sicura che il nostro contributo attivo all’interno degli organismi provinciali possa andare avanti.
Pieno sostegno a Fabrizio Nepi. Con l’ultima direzione provinciale il Pd ha dimostrato che, nonostante la divergenza di vedute e i toni accesi delle ultime ore, si può rimanere uniti e fare sintesi. Sintesi che è confluita sulla scelta di Fabrizio Nepi come candidato alla Presidenza della Provincia a cui va il mio pieno sostegno. Nei prossimi mesi poi avremo davanti ulteriori scelte politiche da fare, specialmente in vista delle elezioni regionali di primavera, dove potremo giocare la nostra partita come Pd di Chiusi.
E’ necessario adesso che l’Assemblea provinciale inizi a guardare in prospettiva futura proiettandosi oltre le provinciali e disegnando quello che sarà il PD di Siena fino al 2017 in sintonia con l’“esperienza Renzi”, esperienza che non può prescindere da chi in Renzi ha creduto sin dall’inizio e lo ha sempre sostenuto.
Pamela Fatighenti, segretario dell’Unione comunale del Partito democratico di Chiusi