I volontari toscani che fanno servizio sulle ambulanze del 118 non devono sborsare un euro per la loro formazione. I corsi, sia quelli di base che di secondo livello, vengono organizzati dalle associazioni del volontariato, dopodiché i volontari passano un esame, validato poi dal 118, e vengono iscritti in un apposito registro: l’intero iter è completamente gratuito.
La precisazione si rende necessaria in seguito a notizie riportate oggi dalla stampa, secondo le quali i soccorritori sulle ambulanze sarebbero obbligati a seguire corsi a pagamento. Dall’assessorato al diritto alla salute fanno sapere che l’Università degli Studi di Firenze ha attivato, in maniera del tutto autonoma, un corso a numero chiuso di “aggiornamento professionale per i soccorritori delle associazioni di volontariato dell’emergenza sanitaria”, ma questo corso non ha niente a che fare con la formazione in defibrillazione precoce dei soccorritori volontari prevista dalla recente delibera di giunta sulla riorganizzazione dei servizi del sistema sanitario regionale (la n.1235 del 28 dicembre 2012).
Come concordato con i rappresentanti regionali del volontariato – precisano dell’assessorato – la formazione in defibrillazione precoce non comporterà alcun onere per i singoli soccorritori volontari. La Regione Toscana provvederà ad effettuare questa formazione tramite le aziende sanitarie, oppure attivando altri percorsi che potranno essere individuati dagli organismi federativi di appartenenza (Anpas, Misericordie, ecc.), come previsto da una delibera di giunta regionale (762 del 22/7/2002) e in particolare dal decreto dirigenziale 3161 del 2004. La Conferenza regionale permanente, il cui presidente è l’assessore al diritto alla salute e nella quale siedono sia rappresentanti delle aziende che del volontariato, provvederà a emanare apposite indicazioni al riguardo.