Cosa significa Circo Sociale e terapeutico?
Il Circo Sociale e quello Terapeutico sono recenti applicazioni delle arti circensi in situazioni di disagio sociale o fisico.
ll primo circo sociale per giovani e bambini fu fondato negli anni 20 da padre Flanagan in Nebraska (USA), che con questa iniziativa diede la possibilità a giovani e bambini di strada di conoscere la loro creatività e di esprimerla attraverso l’arte circense contribuendo alla loro crescita sociale e culturale.
“Nel tempo abbiamo collocato le arti circensi al servizio dei bambini e giovani poveri della nostra città, ai quali, fino a quel momento, erano state sottratte tutte le opportunità” (Almanaque Picolino, 2004)
Riportiamo un estratto dall’intervista a Michel Lafortune, direttore del dipartimento del Cirque du Monde (pubblicata su Juggling Magazine n.38, marzo 2008)
“Il circo sociale è davvero di recente esplorazione, é un mezzo d’intervento sociale, perché il Sociale è un settore dove bisogna innovare. Ma oggi queste esperienze diventano sempre più solide e diffuse, con tanto interesse anche in ambienti accademici e di ricerca sociale. Circo Sociale per noi significa usare il circo per sviluppare autostima e abilità circensi, dare l’opportunità ai ragazzi di esprimere se stessi di essere più creativi, cambiare attitudine da vittima a protagonista, da pubblico ad artista, essere attori della loro vita, sviluppare una pedagogia che sia nuova e una buona opportunità per andare oltre l’esperienza delle arti circensi ed avvicinarsi anche all’apprendimento della lettura, di aprirsi alla cultura. E’ anche l’opportunità di creare un collegamento tra le persone che vivono nel disagio e la società, dargli una possibilità di esprimersi e di venire ascoltati, capire le proprie potenzialità e dare il loro contributo come cittadini del mondo. Non vogliamo re-inserirli, vogliamo anzi che la loro marginalità contribuisca ad arricchire il tessuto sociale, devono solo apprendere un linguaggio che gli permetta di farlo e il circo, come la danza, il teatro o altro, sono uno strumento che gli consente di relazionarsi con il mondo degli adulti con un’esperienza diversa. E alla società chiediamo di venire ed ascoltarli, percepirli in modo diverso da come hanno fatto finora. Noi siamo un’interfaccia, gettiamo un ponte tra queste due realtà. Usiamo spesso il concetto di Resilience, sviluppato da Boris Cyrulnik, che si interroga su come usare le esperienze che lasci dietro per farti proiettare in avanti. Alcuni ragazzi rimangono segnati per tutta la vita dagli ostacoli incontrati, altri li usano per smarcarsi e andare oltre. Noi ci impegniamo per sviluppare questa capacità.”
Il Cirque du Monde (CdM) é un programma del Global Citizen Department del Cirque du Soleil (CdS). Questo programma, nato 13 anni fa, è stato il primo di una serie di programmi nel sociale finanziati con l’1% delle entrate del CdS. CdM contava nel 2008 già 56 progetti in 19 paesi di tutto il mondo (tra cui Australia, Mongolia, USA, Sud Africa, Messico, Cile, Burkina Faso, etc.) curatio da un team di dieci formatori e 50 istruttori.
Maggiori informazioni sui programmi Cirque du Monde e su Global Citizenship disponibili sul web cliccando qui
Articolo tratto dal sito: www.jugglingmagazine.it