Mettere a confronto le azioni virtuose e i risultati raggiunti nella prevenzione e nella riduzione della produzione dei rifiuti sul territorio senese nel 2011, accrescendo la sensibilità ambientale verso la raccolta differenziata e lo sviluppo sostenibile. Sono stati questi i fili conduttori del Workshop che si è svolto ieri, lunedì 19 novembre presso la Provincia di Siena, promosso dal Settore Politiche Ambientali in collaborazione con Apea nell’ambito della “Settimana Europea per la Riduzione dei Rifiuti”, che conta sul supporto del programma della Commissione Europea LIFE+. All’iniziativa hanno preso parte rappresentanti dei Comuni della provincia di Siena, della Regione Toscana, dell’ATO Toscana Sud, del soggetto gestore Siena Ambiente, dell’Arpat, del gestore del servizio idrico Acquedotto del Fiora, dell’Università degli Studi di Siena, delle Associazioni economiche di categoria e di alcune Associazioni di volontariato che operano nel settore ambientale.
“In questi anni – ha spiegato l’assessore provinciale all’Ambiente, Gabriele Berni – la sensibilità del territorio senese sul fronte ambientale è aumentata. Numerosi progetti sono stati messi in campo dagli enti locali grazie al bando provinciale emesso nel 2008 con una programmazione triennale e basato, in parte, su risorse regionali e, in parte, su forme di cofinanziamento dell’amministrazione provinciale che pochi, oltre alla Provincia di Siena, hanno attivato. I progetti finanziati e realizzati – ha aggiunto Berni – hanno portato alla distribuzione di composter domestici per utenze pubbliche e private; all’installazione di numerosi fontanelli di acqua pubblica in diversi Comuni, con la conseguente riduzione di consumo di bottiglie in plastica (circa 14 milioni dal momento dell’attivazione) e di erogatori per il consumo in insediamenti produttivi, commerciali e uffici. Da registrare positivamente anche la gestione ‘sostenibile’ di manifestazioni pubbliche, fiere e sagre e la promozione dei centri di Eco scambio. Ai progetti finanziati dalla Provincia se ne sono aggiunti altri interamente finanziati e realizzati da molti Comuni senesi, che hanno ulteriormente migliorato i dati sulla gestione e la riduzione dei rifiuti in un’ottica di crescente sviluppo sostenibile, contribuendo concretamente al raggiungimento dell’obiettivo “Siena Carbon Free 2015”.
“L’obiettivo adesso – ha continuato Berni – è quello di continuare a coinvolgere sempre di più il territorio senese e i cittadini, con nuove azioni di informazione e di sensibilizzazione che portino a incrementare la raccolta differenziata e ad ottimizzarne la raccolta e più in generale la gestione dei rifiuti, riducendo ad una fase residuale lo smaltimento. Obiettivi che riporteremo anche nella pianificazione interprovinciale, che dovrà perseguire il raggiungimento dell’autosufficienza a livello di ATO Toscana Sud, puntando a rendere autosufficienti i vari territori nella gestione dell’intero ciclo dei rifiuti, nella prevenzione e riduzione della produzione e della pericolosità dei rifiuti, nonché nel reale ed efficace recupero, riutilizzo e riciclaggio dei materiali a valle della raccolta differenziata”.
“Nel 2011 – ha aggiunto il Dirigente del Settore Politiche Ambientali della Provincia di Siena, Paolo Casprini – grazie a tutti i progetti di prevenzione e riduzione dei rifiuti realizzati sul territorio provinciale, è stata registrata una riduzione di oltre 507 tonnellate di rifiuti urbani la cui produzione è stata evitata, che sono stati recuperati o che sono stati sottratti al circuito della raccolta. I cittadini coinvolti sono stati oltre 77mila, con un contributo ambientale significativo in termini di riduzione delle emissioni di gas serra e un saldo positivo di oltre 607 tonnellate di CO2 non prodotte. Un dato che, sommato a quello riferito al 2010, parla di oltre 689 tonnellate di CO2 evitate, con un contributo molto importante al raggiungimento dell’obiettivo “Siena Carbon Free 2015” e che deve essere uno stimolo per tutto il territorio a continuare a lavorare in questa direzione, con il coinvolgimento sinergico di tutti i soggetti interessati, dalle istituzioni ai cittadini”.