“Gli attacchi dei comitati sulla qualità dell’acqua erogata nella zona dell’Amiata sono diffamatori e allarmistici”

“Negli ultimi periodi l’acqua è stata ed è tuttora al centro di un dibattito portato avanti dai movimenti denominati “SOS Geotermia”, i quali contesterebbero la qualità della risorsa distribuita nella zona del Monte Amiata, tramite mezzi di varia natura (distribuzione volantini, dibattiti ecc.), in particolare attraverso la stampa. Lo scopo dei sostenitori di tali associazioni è quello di evidenziare i valori di arsenico presente nell’acqua, che a loro dire, risulterebbero superiori a quelli consentiti dal D.Lgs. 31/2001 (10 µg/l), per dei punti di distribuzione di alcuni Comuni da loro indicati. Rilevo che questo tipo di attività sostenuta dai Movimenti e dalla stampa stessa, è volta a diffondere notizie parziali e fuorvianti sulla qualità dell’acqua distribuita dal gestore”.

Esordisce così la lettera che il Presidente di Acquedotto del Fiora Spa, Claudio Ceroni, ha inviato in questi giorni ai Sindaci dei Comuni di Arcidosso, Castel del Piano, Santa Fiora, Seggiano, Abbadia S. Salvatore e Piancastagnaio nonché ai Presidenti delle Unioni dei Comuni Montani Amiata Grossetana e Amiata Val d’Orcia per fare chiarezza sulla qualità dell’acqua erogata nei comuni dell’Amiata.

“In qualità di Presidente di Acquedotto del Fiora – prosegue il testo a firma di Ceroni – evidenzio che la qualità dell’acqua potabile distribuita in rete, è sempre corrispondente ai parametri previsti dalla normativa vigente, come risulta anche dai campionamenti effettuati dall’Azienda e dagli istituti incaricati al controllo. Segnalo alle istituzioni ed agli enti presenti sul territorio che tali azioni si configurano quali attività denigratorie e diffamatorie, oltre che allarmistiche verso i cittadini e particolarmente dannose per le attività economico-imprenditoriali collegate alla produzione, distribuzione e commercializzazione dei prodotti agroalimentari, che invece si distinguono per l’altissima qualità”.

“Ritengo dunque opportuno – conclude Ceroni – che siano intraprese, quanto prima, delle azioni forti e decisive finalizzate a riportare la situazione nella normalità, a vantaggio di tutti i soggetti interessati da questo fenomeno”.

Oltre all’invio della lettera, Acquedotto del Fiora Spa sta valutando la possibilità di intraprendere una azione legale verso chi la sta diffamando e, contemporaneamente, avviare una richiesta di risarcimento danni.