“È finito il tempo delle lottizzazioni e delle spartizioni: il Pd è e sarà vigile su questo. La scelta di Antonella Mansi testimonia la voglia di guardare avanti e di dare un segnale a tutto il Paese, individuando una giovane donna molto competente a guidare un importante istituto come la Fondazione Mps. Un grande in bocca al lupo a tutta la squadra della deputazione amministratrice che mette insieme professionalità e competenze preziose per Siena”. Con queste parole Niccolò Guicciardini, segretario del Pd provinciale di Siena, commenta l’elezione all’unanimità di Antonella Mansi alla presidenza della Fondazione Monte dei Paschi di Siena e della nuova deputazione amministratrice, avvenuta ieri, lunedì 2 settembre.
“La sfida che il nuovo Presidente e la deputazione amministratrice hanno davanti – continua Guicciardini – è durissima e impegnativa, con una Fondazione indebitata che ha bisogno di scelte fondamentali per il futuro. Sono certo che le competenze e le professionalità messe insieme potranno fare scelte coraggiose nell’interesse di Siena. Non è un caso se da Siena viene un segnale così forte di rinnovamento vero. Penso che il Pd abbia dato un contributo e un sostegno determinanti nel clima della città a consentire, nella loro autonomia, a tutti i soggetti coinvolti di fare scelte importanti. Il Pd continuerà ad essere pungolo del cambiamento vero. In molti parlano di cambiamento, noi continueremo a farlo”.
“Quante parole – conclude Guicciardini – sono state spese sul ‘partito tribù’? Quante dietrologie sulle dinamiche interne al Pd? Come avevo detto, tutti hanno dimostrato che, quando siamo davanti a passaggi delicati, prima viene l’interesse della comunità e dei cittadini senesi. Questo è stato confermato a partire dagli input arrivati dagli enti nominanti, come il Sindaco di Siena ed il Presidente della Provincia. Il mio impegno da segretario provinciale del Pd e quello dei democratici è quello di fare tutto ciò che è possibile per il bene della provincia di Siena e per dare un contributo per far si che tutti tornino a guardare a queste terre come a punto di riferimento e non cattivo esempio. Per fare questo serve tenacia, coesione e l’impegno di tutte le forze nei rispettivi ambiti. La maturità e la voglia di riscatto del tessuto delle nostre terre è la nostra forza. Sono convinto che ce la faremo, che lasceremo indietro il vecchio, come chi anche in questi giorni è andato a chiedere qualcosa di specifico o individuale invece che dare un consiglio o supportare il percorso di cambiamento, come in molti hanno invece fatto”.