“Le condizioni poste dall’Unione europea a Banca Monte dei Paschi sono troppo dure e troppo pesanti. Soprattutto sono squilibrate rispetto al trattamento riservato in questi anni ad altri istituti bancari coinvolti in operazioni di intervento pubblico. Il mio appello è rivolto al Governo affinché continui a seguire attentamente la vicenda e metta in campo tutti gli sforzi necessari perché, anche per Banca Mps, vengano garantiti lo stesso trattamento di tempi e modalità per l’aumento di capitale e il rimborso del capitale pubblico”. Questo il commento di Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Pd senese, in merito all’esito del confronto tra Governo e Commissione europea sugli aiuti di Stato concessi a Banca Mps.
Il governo intervenga con decisione per Banca Mps “Il risultato del confronto tra l’esecutivo e la Commissione Ue – continua Guicciardini – appesantisce ulteriormente la situazione di Banca Mps alla vigilia della definizione un piano industriale che si annuncia molto duro e impegnativo. L’aumento di capitale richiesto, di 2,5 miliardi, e i tempi di rimborso del prestito pubblico rischiano di mettere in difficoltà una Banca alle prese con una difficile operazione di contenimento dei costi e impegnata a tornare a produrre reddito. Al Governo, pertanto, chiediamo di intervenire con la massima decisione perché ne va del futuro del terzo gruppo bancario del Paese, della prima azienda della Toscana e della vita di migliaia di dipendenti che stanno facendo sacrifici durissimi e rischiano di continuare a pagare errori e scelte sbagliate di cui non sono responsabili. L’attenzione del Pd è rivolta prima di tutto a loro, che sono la forza e l’anima della Banca. Il Governo, inoltre, ha il dovere di un impegno concreto anche perché la banca senese quando lo Stato ha chiesto un aiuto non si è tirata indietro, contribuendo con l’acquisto di molti titoli”.
Attivare misure per garantire ritorno a redditività e far rimanere Mps una banca commerciale “Accanto all’azione del governo, – continua Guicciardini – auspichiamo che il management della Banca metta in campo, con decisione e tempestività, tutte le misure che possano garantire il ritorno alla redditività e la capacità di Mps di rimanere una banca commerciale, a sostegno dell’economia, di questo territorio, delle famiglie e delle imprese, valorizzando quel legame con Siena che rappresenta un valore aggiunto per l’azienda. Il lavoro svolto in questi diciotto mesi dal nuovo management in un contesto complicatissimo, è stato importante. Qualsiasi valutazione, a partire da quella europea, deve tenere conto degli impegni assunti e dei sacrifici fatti negli ultimi mesi. Non si possono ignorare molti passaggi fatti a Siena, a partire dal cambiamento dello statuto della Fondazione fino all’abbattimento del tetto del 4 per cento”.
Il Pd nazionale dimostri di essere un partito vicino ai lavoratori e a tutela delle aziende “Sappiamo – conclude Guicciardini – che la sfida è difficile e quanto complesso sia il lavoro che la Banca sta portando avanti. Non si può rischiare che le misure imposte dall’Unione Europea costringano a fare scelte di aspro impatto sociale sul personale che andrebbero ad indebolire la Banca stessa. Contro questo pericolo il Pd si batterà e continuerà a seguire con attenzione tutte le evoluzioni della vicenda, continuando anche a segnalare al Pd nazionale che serve l’impegno di un partito di centrosinistra nella tutela di un’azienda così importante e dei suoi lavoratori. Purtroppo, troppo spesso il Pd rischia di apparire affaccendato su regole e regolamenti di conti interni, invece che proiettato nelle emergenze sociali del Paese. È utile, infine, che il Comune di Siena, la Provincia e la Regione continuino il paziente e determinato lavoro per stimolare un confronto serio con tutti i soggetti interessati”.