“Un partigiano, un dirigente politico, un amministratore, ma soprattutto un grande uomo, che ha dedicato la vita al servizio della politica e alla lotta per il bene comune. Con Emo Bonifazi se ne va una grande figura del nostro territorio che ha dato tanto a Siena e al nostro Paese. Alla sua famiglia ed a tutti i suoi cari va la nostra vicinanza in questo momento di dolore. Emo è stato per tante persone un amico, un compagno, un punto di riferimento, con la sua vita ci ha insegnato come la politica debba essere vissuta, sempre, come passione e impegno al servizio degli altri. Emo Bonifazi ci mancherà molto e il suo ricordo, il suo pensiero e la sua vita resteranno per tutti noi un modello e un insegnamento da portare sempre nel cuore”. Con queste parole Niccolò Guicciardini e Giulio Carli, rispettivamente segretario provinciale e comunale del Partito democratico di Siena intervengono in merito alla scomparsa di Emo Bonifazi, avvenuta oggi, lunedì 18 marzo.
Emo Bonifazi era nato a Pienza il 25 dicembre 1925. Nel 1942 si iscrisse al Partito comunista italiano e partecipò alla Resistenza, prima nella formazione Mencattelli e poi nella Brigata “Spartaco Lavagnini”. Fu arrestato nel 1948 per la partecipazione alle manifestazioni seguite all’attentato a Palmiro Togliatti e prosciolto senza alcuna imputazione e senza processo. Dal 1953 al 1961 fu dirigente politico e poi segretario della Federazione del Pci di Grosseto. Fondatore dell’associazione regionale contadini della Toscana, ricoprì l’incarico di deputato nelle file del Pci per tre legislature, dal 1968 al 1979. Nel 1980 entrò a far parte della giunta regionale della Toscana come assessore all’agricoltura, incarico che ricoprì fino al 1987. Ha pubblicato alcuni libri, “Lotte contadine in Val d’Orcia”, nel 1979; “C’è sempre tempo per la politica”, nel 2004 e “Toscana racconta”, nel 2009.