“Gli ultimi dodici mesi sono stati durissimi per il nostro territorio. Abbiamo scontato errori indubbiamente compiuti, ma siamo stati anche oggetto di un assedio mediatico teso a umiliare una realtà straordinaria come Siena. Ne è una dimostrazione la chiusura delle indagini relative al primo filone di inchiesta su Banca Mps, che ha evidenziato la totale assenza di presunte tangenti, come hanno affermato gli stessi magistrati. Nei mesi scorsi il Partito democratico è stato accusato ingiustamente e infangato sulla base di illazioni, prodotte per fini elettorali e personali. I fatti, esposti e confermati dai magistrati, confermano quello che abbiamo sempre affermato. Quando è scoppiato lo scandalo, siamo stati i primi a chiedere chiarezza e ad affrontare a schiena dritta e volto scoperto le illazioni circolate: siamo andati in tutti i comuni a confrontarsi in assemblee aperte. Chi ha parlato, senza alcun fondamento, di illeciti del Pd, infangando una comunità di oltre diecimila persone solo a Siena, dovrebbe chiedere scusa”. È questo il commento di Niccolò Guicciardini, segretario provinciale del Partito democratico senese, in merito alla chiusura del primo filone di indagini su Mps.
“Abbiamo sempre guardato al lavoro della magistratura – continua Guicciardini – con fiducia e serenità, sapendo che certe accuse di noti giornali nazionali erano legate solo ad esigenze elettorali. Al contempo abbiamo sempre ribadito la nostra condanna agli errori gravissimi compiuti da parte del vecchio management della Banca, per i quali vogliamo che sia fatta chiarezza, fino in fondo. Oggi ci deve premere l’impegno per la difesa della Banca, il suo rilancio e il rafforzamento del legame con il territorio e auspico che l’atteggiamento delle autorità europee riconosca gli importanti sforzi intrapresi e che il Governo faccia la sua parte fino in fondo nella difesa di un’azienda straordinaria come Mps”.
“Il ritorno alla redditività della banca – continua Guicciardini – è condizione necessaria alla tenuta della Fondazione. Il ruolo della Fondazione, come maggiore azionista, sarà fondamentale sia rispetto alla salvaguardia degli interessi di Siena che nel ricercare nuovi soci per Banca Mps. Il nostro giudizio su molte azioni intraprese dalla Fondazione in passato rimane critico, pur apprezzando l’impegno profuso in questi ultimi mesi, anche rispetto al passaggio della modifica dello Statuto. Per la Fondazione si apre adesso una fase nuova, difficile e densa di sfide. È la funzione stessa della Fondazione che deve andarsi a ridefinire. In questo momento avevamo la necessità di individuare profili di alto livello che andassero a comporre la nuova deputazione generale. Bene ha fatto la Provincia a cambiare, attraverso il consiglio provinciale, il meccanismo intorno alle nomine, che ha consentito di seguire questa strada. Si è così sviluppato un dibattito serio nel consiglio provinciale e tra i sindaci, che ha dato un contributo al Presidente della Provincia per fare nomine di alto profilo. Purtroppo, però, non tutti gli enti nominanti hanno seguito fino in fondo questa strada e si sarebbe dovuto guardare esclusivamente al merito e alla professionalità dei nuovi deputati. Il Pd non fa una questione di nomi, ma di criteri così come espresso in tutta trasparenza nelle sedi istituzionali. Ci sarà nelle prossime settimane il passaggio decisivo della individuazione della deputazione amministratrice e del Presidente: auspico che merito, dinamismo, solidità e professionalità siano i criteri fondamentali sulla base dei quali verranno fatte le scelte”.
“Guardiamo al futuro – conclude Guicciardini – rimanendo critici sugli errori fatti in passato e con la ferma volontà che sia fatta chiarezza. Chi ha sbagliato nella guida della Banca è giusto che paghi. Al contempo chiediamo il massimo impegno da parte di tutte le istituzioni, a partire dal Comune di Siena, dalla Provincia e dalla Regione, Toscana per accompagnare il percorso di tutela del terzo istituto bancario del Paese”.