“Una dimostrazione importante di unità da parte di un territorio che vuole reagire a una decisione ingiusta, che potrebbe mettere in serio pericolo il principio della legalità”. Con queste parole Niccolò Guicciardini racconta la manifestazione di domenica scorsa per dire no alla vendita all’asta della tenuta di Suvignano, promossa dal Comune di Monteroni d’Arbia, dalla Provincia di Siena, dalla Regione Toscana, da Arci e Libera, che ha visto la partecipazione di circa 1500 persone.
“È stata una bellissima atmosfera – aggiunge Guicciardini – quella che si è respirata durante la marcia. Uno spirito di grande partecipazione e un territorio compatto in difesa della legalità. Ringrazio tutti coloro che hanno preso parte alla protesta a fianco di tante associazioni e di tante istituzioni che hanno voluto essere presenti. Il progetto portato avanti dagli enti locali in collaborazione con Arci e Libera rappresenta una grande opportunità per il nostro territorio e, soprattutto, per la tenuta di Suvignano. Siamo sempre stati convinti delle sue potenzialità per il rilancio economico e sociale della struttura e continueremo a dare il nostro sostegno alle attività necessarie per eludere il rischio che Suvignano torni nuovamente in mano alla criminalità organizzata. Non abbasseremo l’attenzione. Domenica ci siamo fatti sentire, adesso attendiamo una risposta da parte del Governo e ci auguriamo che l’apertura del viceministro dell’interno, Filippo Bubbico, non sia solo una vana promessa, ma che l’inizio di un percorso di riflessione per rivalutare la decisione e il progetto presentato dagli enti locali per Suvignano”.
“Abbiamo seguito con attenzione – aggiunge Francesco Carnesecchi, responsabile della comunicazione del Pd provinciale senese – l’evoluzione della questione in questi giorni e abbiamo voluto essere vicini a tutti coloro che si sono impegnati per difendere la legalità sul nostro territorio. Ho partecipato agli incontri con gli enti locali e le associazioni coinvolte nel progetto e ho avuto modo di conoscere da vicino la loro proposta per il rilancio economico della struttura basato sulla filiera corta e il risparmio energetico. Un progetto valido che potrebbe garantire un futuro alla tenuta di Suvignano e buone occasioni per il territorio, salvaguardando il principio della legalità che sta alla base di una democrazia degna di tale nome. Per questo crediamo sia fondamentale continuare a seguire la vicenda nelle sue evoluzioni, augurandoci che venga presa la giusta decisione. Riteniamo necessario che il rapporto con le associazioni e con le altre forze politiche prosegua anche sui molti altri temi che riguardano la legalità nel nostro territorio”.