Alla Festa democratica di Siena “A tu per tu con Susanna Cenni e Claudio Martini”

Riforma delle Province, crisi aziendali e spending review. Sono stati questi alcuni degli argomenti affrontati venerdì 31 agosto, da Susanna Cenni, deputata toscana del Partito democratico e da Claudio Martini, presidente nazionale forum locali del Pd, protagonisti nello spazio dibattiti della Festa democratica di Siena. Intervistati dal giornalista Maurizio Boldrini, Cenni e Martini hanno aperto il confronto ribadendo il loro sostegno e la solidarietà nei confronti del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.

“Il momento è drammatico e preoccupante – ha esordito Susanna Cenni – per questo credo che sia necessaria, da parte di tutte le forze politiche, una grande responsabilità democratica. E’ in corso un vile e pericoloso attacco delle istituzioni, che deve essere respinto con forza. Il nostro compito in questo momento è quello di difendere la nostra democrazia e il Presidente Napolitano che ne è la massima espressione, da chi, attraverso insinuazioni e eccessive semplificazioni, tenta di convincere il Paese che la priorità sia approvare una legge sulle intercettazioni”.

Ha parlato dei possibili pericoli di corrosione delle democrazia anche Claudio Martini. “Conviviamo – ha detto – con il tema della mediatizzazione della politica e della vita. E’ chiaro che non siamo usciti dalla fase del berlusconismo, che si caratterizza anche per un uso spregiudicato della comunicazione. Berlusconi non è più a Palazzo Chigi, ma un’aria torbida continua a girare. Anche se non è facile garantire un futuro sicuro alla democrazia deve essere chiaro che di fronte agli attacchi al presidente Napolitano, noi non possiamo rispondere con articoli e prese di posizione, ma ci vuole un movimento popolare di contrasto all’eversione, perché allo sfascio populista si risponde con un movimento popolare”.

La necessità di aprire il terreno di confronto e dialogo con i cittadini è stato sottolineato anche da Susanna Cenni che ha ricordato che il Pd è l’unico strumento per cambiare questo Paese. “C’è bisogno dei partiti – ha detto la parlamentare democratica – e del senso di responsabilità di tutti per rappresentare e interpretare una realtà così complessa. Oggi il Pd è l’unico fronte compatto che appoggia e sostiene lealmente il Governo Monti. Un impegno che portiamo avanti con sofferenza, visto che quelle dei tecnici non sono le nostre idee di crescita, lavoro e welfare, anche se è bene sempre ricordare che proprio i provvedimenti che questo governo ha assunto ci hanno permesso di non crollare.”.

Del rapporto tra politica e cittadini ha parlato anche Claudio Martini. “La crisi che stiamo vivendo è complicata e non capirla o approfondirla è un limite anche alla lucida azione politica – ha spiegato – il nostro compito è renderla comprensibile ai cittadini, non solo attraverso una semplificazione estrema, ma sforzandoci di trovare un elemento di congiunzione, senza pretendere che ci sia una facile comprensione. Occorre provare a essere complessi e semplici, parlare di quello che succede, perché la connessione tra complessità e chiarezza si affronta meglio se si affonda nel concreto e il Pd deve essere il partito della realtà, che fa proposte e prova a individuare soluzioni”.

La crisi delle realtà aziendali e la riforma delle Province sono stati al centro della seconda parte del confronto. “Siamo di fronte a una crisi mai vista – ha detto Cenni – che si ripercuote anche nel nostro territorio, dove stiamo facendo i conti con le difficoltà di aziende come Floramiata, Rdb e le realtà imprenditoriali della Valdelsa. Negli anni ho seguito Floramaiata, azienda nata come primo passaggio di riconversione del minerario, che è riuscita ad andare avanti grazie all’impegno pubblico e al credito di imposta, senza mai fare veri investimenti. Nella sua triste vicenda, infatti, sono mancati investimenti in tecnologia produttiva e oggi quello che è avvenuto fino a ieri non è più possibile, perché il pubblico non può più intervenire per coprire le spalle a un imprenditore che non ha fatto il proprio mestiere. Oggi occorre trovare imprenditori seri e capaci di riconvertirsi, come hanno dimostrato di saper fare in Valdelsa le imprese del camper. Una realtà che, grazie all’intuito di imprenditori veri, ha fatto sforzi nell’innovazione dei prodotti e nell’uso di energie rinnovabili. E’ evidente che occorre ripensare a un nuovo orizzonte di sviluppo economico e in questo senso la Provincia di Siena ha fatto cose importanti, a partire dall’obiettivo di Siena Carbon Free 2015, che ha visto alcune imprese accettare la sfida e iniziare a portare avanti forme di riconversione del ciclo produttivo e inserimento di nuove professionalità. Un impegno e un appoggio sempre più a rischio, visto che la riforma di riordino degli enti locali voluta dal Governo Monti non si è ancora interrogata su chi dovrà gestire e accompagnare lo sviluppo dei nostri territori”.

Il tema della riorganizzazione del territorio è stato toccato anche da Martini che ha detto: ”La soluzione più logica sarebbe quella di selezionare le funzioni principali espletate dalle Province, tipo difesa suolo, scuola mercato lavoro e ambiente e da lì avviare una seria riorganizzazione del territorio. Credo, infatti, che la dimensione più seria sia l’aria vasta, magari riuscendo a fare quel lavoro serio che si è fatto in Toscana per la sanità e scongiurare così l’affermarsi di forme estreme di localismo e municipalismo”.

Nell’ultima parte del suo intervento è tornata sulla necessità di riorganizzare lo Stato anche l’onorevole Cenni. “ Oggi – ha detto la deputata toscana – un riordino è necessario, anche se mi permetto di contestare la modalità. Più che appassionarci al tema del capoluogo, vorrei che si ragionasse sulle competenze, su chi sarà chiamato a prendere in carico quelle funzioni fondamentali per i cittadini, finora espletate dalle province e non da ultimo vorrei che si riflettesse sul fatto che verrebbe a mancare un fondamentale strumento democratico, come quello delle elezioni del presidente”.