Sul bilancio l’amministrazione Ceccuzzi ha operato correttamente per mettere in sicurezza i conti del Comune di Siena. E’ quello che è emerso con chiarezza ed equilibrio, oggi, mercoledì 12 settembre, dalle parole del Prefetto Enrico Laudanna. Già lo scorso 30 maggio il sindaco uscente aveva illustrato alla città la situazione dei conti del Comune: 6 milioni di disavanzo cumulati nel triennio 2009 – 2011, ai quali potevano aggiungersi altri 18 per effetto del venir meno delle erogazioni della Fondazione Mps. Dal mese di luglio, a crisi ormai consumata, si sono poi aggiunti gli effetti della spending review e l’importo della rata dei Boc, per come è stata rimodulata, che oggi non è più coperta dalla Fondazione. Pertanto il disavanzo di 16 milioni cui fa riferimento il prefetto Laudanna non solo non può essere addebitato all’amministrazione uscente, ma sarebbe stato assai superiore se non ci fosse stata la prima manovra di gennaio, per 3 milioni, la seconda di maggio, per sei milioni e la rinegoziazione dei Boc, per 3 milioni.
La manovra di maggio per svincolare la spesa corrente dalla dipendenza dalle risorse della Fondazione Mps; l’incremento delle aliquote Irpef, in accordo con le parti sociali, per garantire i servizi essenziali; l’individuazione di ulteriori immobili da mettere in vendita, la rinegoziazione dei mutui, sono tutte misure approvate o avviate dalla giunta Ceccuzzi ed ora ratificate integralmente dal Prefetto Laudanna. Misure necessarie, come ha confermato il Prefetto, per colmare il disavanzo accumulato negli anni precedenti e che, per il centrosinistra, erano state scelleratamente respinte dal consiglio comunale. Da tutto questo emerge che, chi ha bocciato la manovra nel giugno scorso, è responsabile di aver esposto i conti del Comune a un ulteriore, inutile, deterioramento, procurando un danno collettivo alla città sia in termini d’immagine che di posti di lavoro, come accaduto, per esempio, con il rischio di chiusura del Santa Maria della Scala. Una ferita, inferta da pochi a tutti i senesi, che sarebbe stata evitata se avesse prevalso il senso di responsabilità.
Il no al bilancio è stato un atto strumentale Gli otto consiglieri di maggioranza che insieme a Laura Vigni, al centrodestra e alle liste civiche, con il loro voto contrario, provocarono la crisi e, con essa, il commissariamento del Comune devono chiedere scusa a tutti i senesi per il danno gravissimo che hanno provocato alla città. Il loro “no” al bilancio è stato un atto strumentale, finalizzato ad un disegno politico di cui, oggi, si iniziano a vedere le trame con la costruzione di nuove alleanze elettorali. Le conseguenze di quell’atto irresponsabile, oggi, sono sotto gli occhi di tutti, con la nostra città che si trova a dover affrontare una crisi senza precedenti. Prendiamo atto della decisione del Prefetto Laudanna senza alcun trionfalismo, anzi con amarezza perché Siena non meritava di trovarsi in questa situazione. Ma la città ha voglia di ripartire e noi faremo di tutto per accompagnare questo rilancio e contribuire a guardare al futuro con fiducia.
Già avviato nell’ultimo anno il percorso di risanamento del bilancio La situazione del bilancio del Comune di Siena rimane ancora critica, perché in un solo anno sono venute a mancare tutte le erogazioni della Fondazione per 22 milioni di euro. Dal 2008 al 2012, inoltre, le risorse sono diminuite di ben 42 milioni, di cui 20 per effetto dell’azzeramento dei trasferimenti statali (5 milioni dei quali di tagli dello spending review). La gestione commissariale può ora avvalersi delle misure di risanamento già intraprese dalla gestione dell’ultimo anno. Oggi, dopo la conferenza stampa con la quale il Prefetto Enrico Laudanna ha annunciato l’approvazione della variazione di bilancio, ne abbiamo avuto la piena ed inequivocabile conferma. Ora con la serenità e l’orgoglio di aver operato nell’interesse della città e del Comune di Siena siamo pronti ad impegnarci per il futuro, per lasciarci alle spalle una stagione di veleni e di personalismi di chi non ha idee e vuole solo lo scontro per lo scontro.
Sinistra ecologia e libertà; Partito democratico; Riformisti; Siena Futura