Il cibo di strada di Streetfood arriva a Chiusi

Chiusi

Per l’autentico cibo di strada italiano targato Streetfood è tempo di tornare in Toscana a Chiusi Scalo (Si) per un’accoppiata vincente con l’Ars Rock Fest, l’evento musicale organizzato come ogni anno dalla locale Fondazione Orizzonti d’Arte (programma dell’evento disponibile all’indirizzo web: www.fondazioneorizzonti.it).

Venerdì 12 e sabato 13 luglio dalle ore 19 si alterneranno sul palco de L’Ars Rock Fest ai giardini pubblici di Chiusi Scalo (Si) alcuni gruppi musicali di spicco nel panorama italiano emergente. Faranno da contorno gli “evergreen” della Cucina di Strada Italiana garantiti ovviamente dall’Associazione Streetfood che nel tempo li ha censiti e selezionati per portare nei tour annuali vere prelibatezze sotto casa degli italiani.

Il tour si allarga sempre più e tocca territori sempre diversi affinché chi non conosce ancora il “menù dei cibi di strada” possa sfogliarlo direttamente dirigendosi sulle piazze e strade italiane toccate dallo Streetfood Tour e entrando in un vero e proprio villaggio di sapori unici, peraltro difficili da reperire se non si ha la possibilità di recarsi nei rispettivi territori di origine.

I vari eventi “copia” in giro per lo Stivale o certe trasmissioni tv e certe pubblicazioni cartacee recentemente entrate nelle case degli italiani, così come ogni alternativa all’originale Streetfood sfruttano il nome ma spesso senza cognizione di causa. Non è mai sufficiente ribadire che panini con salumi e prodotti tipici o anche ricette tradizionali cosiddette “slow” portate per strada non servono e non bastano per chiamarsi “Streetfood” o “cibi e cucine di strada”.

Assecondare l’aspetto prettamente commerciale – sottolinea il presidente dell’Associazione Streetfood Massimiliano Ricciarini – e inflazionare il tema cibo di strada storpiandone l’essenza, le origini o le ricette a discapito della sua cultura e storia, non fanno il bene di questo importante patrimonio cultural-gastronomico che ha il compito di porsi come valida alternativa al global food e rappresentare, in un contesto di filiera costituita anche da consorzi di tutela di vini e prodotti tipici italiani, il variegato territorio nazionale per un sano sviluppo commerciale mirato del Made in Italy e una fattiva promozione del turismo Enogastronomico”.