Un progetto di mobilità sostenibile per accompagnare, in sostituzione ai tradizionali mezzi veicolari, i bambini a scuola e nel ritorno a casa, attraverso la realizzazione di gruppi guidati da adulti, in un percorso prestabilito, con capilinea, fermate e orari.
E’ “Piedibus”, l’azione di profilo salutistico e ambientale finalizzata a ridurre la produzione di polveri sottili (PM 10) con il coinvolgimento diretto di famiglie, insegnanti e pubbliche amministrazioni, sulla quale il Consiglio Comunale, nella seduta di ieri, si è espresso favorevolmente approvando all’unanimità la mozione di indirizzo presentata da Massimiliano Bruttini e sottoscritta dal gruppo Pd.
<<In una città sana – ha detto Bruttini – assume particolare rilevanza l’attenzione che deve essere riservata alle nuove generazioni, non solo in un’ottica di tutela, ma anche in una prospettiva educativa, attraverso la realizzazione di attività informative e di sensibilizzazione che stimolino il senso di appartenenza all’ambiente stesso. Oggi, il maggior tasso di inquinamento deriva dall’eccesso veicolare e dalla conseguente presenza di polveri sottili, causa di patologie sempre più ricorrenti: Piedibus è nato proprio per contribuire a combattere questa diffusa emergenza ambientale>>.
<<Questo progetto – ha continuato il consigliere – stimola, inoltre, la coesione sociale: si presenta come un’opportunità per una crescita armonica dei più piccoli; favorisce la nascita di una rete di genitori, per coordinare le azioni di vigilanza e controllo nei percorsi casa-scuola, e il ricorso al lavoro socialmente utile di persone anziane, come i nonni, e del mondo del volontariato. Sviluppa, insomma, il senso di appartenenza e partecipazione, e migliora la costruzione dell’identità e la conoscenza del territorio>>.
Nelle ultime settimane, come ha ricordato il sindaco Bruno Valentini al termine della discussione, l’assessore all’Istruzione, Tiziana Tarquini ha avviato un’indagine conoscitiva per verificare l’interesse delle famiglie dei bambini potenzialmente beneficiari dell’azione, che risultano essere già 36 tra le scuole primarie Saffi e Duprè.
Proprio gli istituti cittadini risultano, infatti, quelli più indicati per avviare il progetto, anche da un punto di vista logistico: <<Si tratta adesso – ha concluso Valentini – di costruire il gruppo degli adulti volontari e disposti a garantire una presenza sicura e costante ai bambini>>.