Il Consiglio Comunale ha approvato una mozione sulla situazione di Fondazione MPS e le prospettive future di Banca MPS, con 20 voti favorevoli e 12 contrari

Bruno Valentini

Il Consiglio Comunale ha approvato una mozione sulla situazione di Fondazione MPS e le prospettive future di Banca MPS, con 20 voti favorevoli e 12 contrari. I voti favorevoli sono stati della maggioranza di centrosinistra, senza due consiglieri della Lista Civica SienaCambia (che però hanno garantito di non voler uscire dalla coalizione), con l’aggiunta del consigliere di Siena Futura, Mauro Marzucchi.

Il documento, sottoscritto dai consiglieri Carolina Persi, Pasquale D’Onofrio, Simone Lorenzetti e Lorenzo Di Renzone, capigruppo, rispettivamente, di Partito Democratico, Sinistra Ecologia e Libertà, Riformisti e Siena Cambia, partendo da un’analisi delle criticità di indirizzo politico e manageriali che, nel recente passato, hanno determinato la difficile situazione attuale, individua come centrali gli aspetti della patrimonializzazione e del ritorno alla redditività della banca MPS che condizionano il futuro della Fondazione.

In base al dispositivo della mozione, la prossima Fondazione, che sarà rappresentata dai nuovi deputati designati dal Comune sulla base dei criteri oggettivi e trasparenti deliberati nella seduta consiliare del 26 giugno scorso, dovrà lavorare alla costruzione di nuove alleanze azionarie per trovare una stabile maggioranza societaria al fine di orientare la banca verso un’attività positiva di intermediazione del risparmio, di internet banking e di finanziamento degli investimenti, coniugando questi aspetti con la sostenibilità sociale e la difesa dei posti di lavoro.

I firmatari invitano il Sindaco a intraprendere, verso Unione Europea, Governo e Parlamento nazionale, tutte le iniziative volte a salvaguardare il ruolo locale e nazionale dell’istituto. In particolare, il documento invita il Sindaco ad agire affinché il Governo italiano chieda alla Commissione Europea tempi più ragionevoli per valutare e concordare il piano industriale di Banca MPS. Tutto ciò, al fine di garantire un periodo sufficiente per la ricerca di nuovi soci che sostituiscano le quote di partecipazione che la Fondazione dovrà necessariamente cedere, e costituire così un complesso azionariato che assicuri la stabilità necessaria per garantire il ruolo di una grande banca nazionale.

Approvato, con gli stessi voti, l’ordine del giorno presentato, in relazione alla mozione, dal capogruppo di Siena Cambia, Lorenzo Di Renzone, con cui si auspica, qualora con l’intervento della Commissione europea e del Governo si verificassero le necessarie condizioni auspicate, che siano i nuovi organi della Fondazione MPS a poter assumere le decisioni più idonee al fine di tutelare il patrimonio e gli interessi della Fondazione stessa.

 

 

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