“Con l’assestamento – ha sottolineato il presidente Simone Bezzini – abbiamo centrato entrambi gli obiettivi: chiudere il 2012 con un bilancio in equilibrio, nonostante i tagli, e rispettare il Patto di Stabilità. Non sarà così per tante province italiane, che sforeranno i parametri già da quest’anno. L’assestamento approvato oggi è il risultato di politiche oculate e prudenti e di interventi di riorganizzazione portati avanti sin dall’inizio del mandato, con uno sforzo e un lavoro straordinario sul piano qualitativo e quantitativo, per il quale ringrazio l’assessore, il dirigente e tutti gli uffici”.
Contestualmente al voto sull’assestamento, il consiglio provinciale ha ratificato anche la delibera di giunta sulle variazioni al bilancio di previsione 2012. La più significativa è la messa a bilancio di 2,3 milioni di euro della Regione Toscana, che andranno a coprire gli interventi urgenti a carico dell’amministrazione provinciale nell’ambito del protocollo d’intesa siglato il 24 novembre scorso insieme ai Comuni maggiormente colpiti dell’ondata di maltempo l’11 e 12 novembre scorsi. L’operazione complessiva di assestamento è pari a 7 milioni e 238 mila euro, comprensiva dell’applicazione dell’avanzo di amministrazione, che derivano da maggiori contributi da enti terzi (8 milioni e 473 mila euro, di cui 1 milione e 192 mila euro dallo Stato per contributi finalizzati all’abbattimento del debito, oltre ai contributi regionali), maggiori entrate previste 1 milione e 142 mila euro e minori entrate per 3 milioni e 269 mila euro. L’applicazione dell’avanzo è pari a 892 mila euro.
“Mi soffermerò solo sui dati politici – ha detto il consigliere Giovanni Di Stasio (Lega Nord Toscana) – senza addentrarmi in quelli matematici. I 2,3 milioni derivanti dall’accordo con la Regione Toscana per gli interventi urgenti di ripristino pongono un interrogativo: è stato fatto il possibile per evitare le conseguenze drammatiche sul territorio che ci sono state? Quando i soldi c’erano le cose non sono state fatte. Oggi non ci sono le risorse e siamo senza infrastrutture”.
“L’errore è stato quello di privatizzare o esternalizzare la gestione di settori quali la difesa del suolo e il controllo del territorio – ha aggiunto Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti Italiani). Alla luce di quanto è successo e sta continuando ad accadere in queste ore di maltempo, credo che un ripensamento in questo senso vada fatto. Il mio voto sull’assestamento è stato contrario perché non si è messo in discussione questo modo di governare”. Falcone ha, poi, tacciato il presidente Bezzini di incoerenza nelle sue esternazioni in merito al riordino delle province – definito un “riordino di macerie” – voluto da un governo sostenuto dal suo stesso partito. Marco Nasorri (capogruppo Pd) ha espresso parole positive sulla gestione dell’assestamento e sui risultati ottenuti su riequilibrio e rispetto del Patto di Stabilità. “Il problema – ha sottolineato Nasorri – sarà soprattutto per il prossimo anno, se sommiamo i tagli alla necessità di dare risposte a nuove esigenze, anche straordinarie come nel caso della gestione di emergenze legate a particolari eventi climatici. Mancano politiche nazionali di difesa del suolo e di mitigazione rischio idraulico. Il territorio non può essere considerato come qualcosa da sfruttare piuttosto che da tutelare”. “Anche i governi di centrosinistra – ha detto Fabrizio Camastra (Pdl) rispondendo a Nasorri – hanno fatto i condoni. Difendere la Provincia di fronte alle politiche nazionali sul riordino, non significa che qui vada tutto bene. Noi del Pdl voteremo contro l’assestamento”.