Il consiglio provinciale di Siena ha espresso nella seduta di oggi, lunedì 29 aprile unanime e piena solidarietà all’Arma e alle famiglie dei due Carabinieri rimasti feriti ieri a Roma davanti a Palazzo Chigi. In apertura, poi, la presidenza del consiglio provinciale si è impegnata a trasmettere alla Prefettura e alla Procura della Repubblica una relazione dettagliata sui fatti accaduti nella seduta del 16 aprile scorso, interrotta da un gruppo organizzato di animalisti contrari al contenimento delle volpi in provincia di Siena. L’impegno raccoglie la proposta del consigliere Pd Mauro Bianchi, bruscamente interrotto dalla contestazione durante il suo intervento nella scorsa seduta, prima della sospensione del consiglio. “Valuteremo con gli uffici competenti se ci sono i presupposti per procedere alla presentazione di un esposto – ha detto il presidente del consiglio provinciale, Riccardo Burresi – e se c’è un indirizzo politico in tal senso. Nel frattempo, la relazione su quanto accaduto sarà trasmessa al Prefetto”.
La seduta è proseguita con la proposta del consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) di votare il bilancio consuntivo e di rinviare gli altri punti alla prossima seduta, rinunciando al gettone di presenza. La proposta, votata dopo la discussione sul bilancio consuntivo, è stata respinta e i lavori consiliari sono proseguiti regolarmente nella sessione odierna.
Bilancio consuntivo. Il tema centrale del consiglio è stato il bilancio consuntivo 2012, illustrato dall’assessore, Fabio Dionori. A seguire un ricco dibattito che ha dato voce ai diversi gruppi consiliari. “Come ha ricordato l’assessore – ha detto Marco Nasorri (capogruppo Pd) – siamo stati una Provincia che, pur tra mille difficoltà, non si è mai fermata e ha continuato a lavorare per il territorio, con azioni di responsabilità per non colpire i cittadini e le imprese. Sono mancate certezze sul ruolo che avremmo svolto e oggi registriamo profondo disagio per la situazione del Paese e per la mancanza di una soluzione condivisa di uscita dalla crisi. Serve una profonda assunzione di responsabilità per evitare che il peso della crisi la paghino ancora e sempre i più deboli”.
“Le Province non servono a niente – ha detto, invece, Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) – e sono bastate le rimostranze di un gruppo di animalisti per far tornare indietro una decisione già presa dalla giunta, sconfessandola. Se questa è la gestione, è giusto che le Province vengano abolite perché non hanno più credibilità”. “La situazione dal 2009 a oggi è profondamente cambiata – ha aggiunto Fabrizio Camastra (Pdl) – dobbiamo sempre sperare che non si verifichino eventi straordinari perchè le risorse sono finite, dopo una cattiva gestione. Non sappiamo cosa farà il nuovo governo, ma noi continueremo a difendere l’autonomia locale e le espressioni politiche”.
“In questo quadro e in questo contesto, al di là dei tagli – ha aggiunto anche Angiolo Del Dottore (Udc) – l’ente Provincia deve essere rivisto. Un quarto delle Province italiane sono senza consiglio. Prima il governo Letta prenderà una decisione sulle Province e meglio sarà”. “Voterei a favore sul piano tecnico, per l’impegno e il tentativo di portare il bilancio in equilibrio – ha detto Antonio Falcone (Rifondazione-Comunisti Italiani) rivolgendosi alla maggioranza – ma sul piano politico siamo davanti a un fallimento, dove la politica di tagli è frutto di governi che voi avete votato e sostenuto. Non posso accettare questa contraddizione”. Il voto negativo al bilancio consuntivo da parte di Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale è stato motivato dal consigliere Lorenzo Rosso, che ha sottolineato “il fallimento politico” e la mancata conclusione di opere legate anche alle precedenti gestioni.
Un richiamo al senso di responsabilità istituzionale è venuto da Roberto Renai (Sel), che ha ricordato come “oggi dovremmo chiederci quali sono le funzioni della pubblica amministrazione, cosa intendiamo come perimetro strategico pubblico, come affrontiamo i problemi che abbiamo di fronte, mentre, invece, siamo di fronte a una discussione di carattere soltanto nominalistico”. Lo sforzo notevole della Provincia per far quadrare i conti è stato sottolineato da Antonio Giudilli (Idv), che ha ribadito come “l’ente non ha gettato la spugna di fronte alle difficoltà”, ringraziando i dirigenti e i tecnici.
Altri punti. Dopo l’approvazione del bilancio consuntivo riferito al 2012, la seduta è continuata con l’esame degli altri punti all’ordine del giorno. Il presidente della Provincia, Simone Bezzini ha risposto all’interrogazione del consigliere Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) sull’uso del logo dell’amministrazione provinciale, mentre l’assessore alle attività produttive, Tiziano Scarpelli ha risposto all’interrogazione presentata dal consigliere Fabrizio Camastra (Pdl) sulla crisi di Floramiata Spa. Scarpelli ha ribadito il massimo impegno della Provincia nel seguire, fin dall’inizio, le vicende di questa azienda, un impegno che sta continuando attraverso il tavolo permanente di cui fanno parte gli enti locali, la Regione, la Prefettura, i rappresentanti dei lavoratori e dell’azienda. L’obiettivo primario è salvaguardare il punto produttivo e i livelli occupazionali, tenendo conto di una situazione complessa dove Floramiata Spa è costituita da più società che fanno capo alla stessa proprietà.
Il consiglio provinciale ha, poi, approvato l’alienazione di un terreno di proprietà provinciale, nel comune di Sovicille e alcune modifiche dello Statuto della Fondazione Musei Senesi, approvate a maggioranza, con i voti contrari di Toscana Federata e Rifondazione-Comunisti Italiani e l’astensione di Pdl e Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale. Via libera dal consiglio anche alle modifiche dello statuto dell’Enoteca italiana, approvate con il voto favorevole di Pd, Sel e Idv, il voto contrario di Rifondazione-Comunisti Italiani e Toscana Federata e l’astensione del Pdl. Sospesa e rinviata in commissione la modifica della composizione dei gruppi consiliari, mentre il consigliere Lorenzo Rosso (Fratelli d’Italia-Centrodestra nazionale) ha ritirato e rinviato al prossimo consiglio le mozioni sulla rete di attività commerciali denominata “Siena Friendly” e sul Palio di Siena, entrambe già rinviate anche la scorsa seduta.
Il consiglio, in chiusura, ha respinto l’ordine del giorno a firma di Giovanni Di Stasio (Toscana Federata) sull’uso del parcheggio nel cortile interno della sede della Provincia e approvato a larga maggioranza – con il solo voto contrario di Toscana Federata – l’ordine del giorno presentato dai consiglieri Marco Nasorri (Pd), Antonio Giudilli (Di Pietro-Idv) e Roberto Renai (Sel) in merito alla richiesta di costituzione di un Fondo straordinario per opere strategiche su strade, edilizia scolastica e difesa del suolo.