Sconcerto e sgomento, i sentimenti più comuni sulla tragica scomparsa di David Rossi e poi l’apprezzamento delle sue qualità di riservatezza, professionalità e disponibilità, come quella sempre dimostrata nelle occasioni di contatto con lui nella mia qualità di presidente di Federmanager Siena.
Ma non basta fermarci a piangere in silenzio, occorre saper reagire.
Il fango che sta travolgendo la nostra città deve essere fermato. Se qualcuno ha sbagliato nella gestione della Banca, se qualcuno ha sottratto beni alla città per suoi interessi personali, ne paghi le conseguenze, ma ciò non autorizza l’aggressione indiscriminata a tutti e a tutto ciò che riguarda Siena. Non si deve permettere che interessi politici di parte continuino in una campagna di odio che ahimè, in una situazione di incertezza come quella uscita dalle elezioni, rischia di proseguire ancora per colpire l’avversario politico.
David è prima di tutto vittima della solitudine che nasce da questo clima pesante di sospetti e di veleni ai quali la città non è abituata. Le porte di Siena sono sempre state aperte al dialogo, all’accoglienza, alla partecipazione, oggi apriamole alla pietà e al rispetto, ma chiudiamole agli egoismi e allo scandalismo, ricordando comunque che la Banca non vale il sacrificio di alcuna vita umana.
Umberto Trezzi – Presidente Federmanager Siena