Il ministro del Turismo Brambilla ha scritto una lettera aperta ai cittadini della Toscana. La lettera è stata inviata al Corriere di Siena. Eccola.
La strumentale ossessione con la quale certi amministratori ed esponenti politici locali riempiono le pagine della stampa toscana, cercando di inscenare una inesistente polemica con il Ministro del Turismo, denota una disperata ricerca di visibilità per se stessi e per i propri palii, oltre che una povertà di argomentazioni. Questi esponenti di partito sembrano volere raggirare i propri elettori litigandosi lo scettro di chi meglio difende la tradizione locale. Liberi di farlo, ma sarebbe opportuno che continuassero a gestire tali schermaglie tra loro, senza tirare in ballo il Ministro. Certo, comprendo bene che, attaccando me, sperano di guadagnare spazio anche sui media nazionali, ma ormai dovrebbero essersi accorti che ciò non accade. Anzi accade solo quando perde la vita un cavallo. La ragione é molto semplice: il mondo non ruota intorno a Siena ed alla sua criticata manifestazione. Ne tantomeno l’agenda di governo. Circa un anno fa ho espresso molto chiaramente la mia posizione e da allora non é mutata. Il mio incarico istituzionale mi impone di presentare al mondo la migliore immagine del paese e di interpretare il sentimento e le aspettative della maggioranza degli italiani che – se ne facciano tutti una ragione – censurano lo sfruttamento degli animali e la loro morte per divertimento. Sarebbe quindi opportuno che certi polemici amministratori e politici locali comprendessero che la loro battaglia va contro il sentimento di milioni di persone. E che sarà già persa in partenza se non rivedranno le loro tradizioni in una chiave più adeguata e moderna.
Infine, per quanto riguarda il riconoscimento “Patrimonio d’Italia per la tradizione” (venti ogni anno), che il Ministero del Turismo ha recentemente assegnato a tre bellissime manifestazioni toscane – il Bravio delle botti di Montepulciano, il Palio della Ruzzola di Pereta e la Luminaria di Pisa – preciso che la selezione si è svolta seguendo i criteri contenuti nel relativo decreto ministeriale. Essi prevedono, tra l’altro, che possano ambire a ricevere tale importante titolo le manifestazioni in grado di diventare attrattori turistici nazionali che ” tra un’edizione e l’altra, si siano innovate e potenziate per ciò che attiene la capacità di reinterpretare la tradizione, adeguandola ai tempi e alle nuove sensibilità” e che “favoriscono la cultura del rispetto dell’ambiente e della biodiversità, evitando l’impiego di animali a qualsiasi titolo”. Perché non vi può essere nulla di culturale e condiviso a livello nazionale nello sfruttamento di una creatura vivente e nella sua morte. Per quanto, inoltre, attiene la promozione che il Ministero del Turismo intende garantire alla Toscana e certamente anche alla bella città di Siena, ricordo che “Patrimonio d’Italia” presenta tre ulteriori categorie di eccellenza. A breve, infatti, assegneremo le prime decine di riconoscimenti anche per quanto riguarda il “Patrimonio d’Italia” per “l’innovazione e la creatività”, per “i luoghi d’incanto” e per “l’arte e la cultura”. Sono certa che gli esponenti politici che hanno aperto questa inutile polemica potranno avere il tanto ricercato spazio sui media candidando da subito le loro realtà locali ad ottenere questi importanti riconoscimenti, che godranno della massima promozione da parte del Ministero del Turismo. Proprio come i tre magnifici eventi, espressioni della migliore tradizione toscana, che abbiamo premiato lo scorso mese di luglio e quelli altrettanto significativi che premieremo nei prossimi anni.
Michela Vittoria Brambilla
Il Ministro del Turismo