per il futuro, alla luce di uno dei momenti più difficili
della sua storia. Saranno questi i temi al centro
dell’iniziativa pubblica, organizzata dal “Comitato
elettorale per Franco Ceccuzzi sindaco” per lunedì 17
dicembre alle ore 21, presso la Saletta dei Mutilati in Via
a La Lizza, a Siena.
“Chi si candida oggi a sindaco di Siena – afferma
Ceccuzzi – dovrà impegnarsi con tutte le forze a
riuscire a trattare uno dei temi più importanti per il
futuro della città: come salvaguardare, in maniera nuova,
il legame secolare con Banca Mps e come rilanciare la più
grande azienda di questo territorio, tutelando i livelli
occupazionali e tornando a fare reddito. L’impegno delle
istituzioni e, in primo luogo del Comune, deve essere quello
di lavorare affinché siano garantite quelle ricadute
fondamentali, generate dalla presenza del terzo gruppo
bancario italiano a Siena: salvaguardia dell’occupazione;
sostegno all’economia locale e sviluppo del polo della
monetica. Proprio quest’ultimo punto è uno dei quattro
filoni, individuati dal Patto per lo sviluppo di Siena,
firmato dal Comune con la Regione Toscana nell’aprile
scorso. Un Patto con il quale la Regione si è impegnata ad
attrarre sul territorio risorse fondamentali, da dedicare a
nuove opportunità di crescita per la città, come appunto
la monetica, la cultura, le scienze della vita e le
infrastrutture”.
“La Banca del futuro – continua Ceccuzzi – si
costruisce facendo piena luce sul passato, accertando le
responsabilità e gli errori che sono stati compiuti e che
sono stati fatti pagare alla comunità locale e ai
dipendenti. Proprio in una fase di difficoltà la Banca
deve avere un atteggiamento più rispettoso nei confronti
dei dipendenti, che non hanno responsabilità e che sono il
valore da cui ripartire per rilanciare un’azienda che è
fatta di persone e si basa sulla fiducia delle famiglie e
delle imprese. E’ proprio a tutti i dipendenti che
esprimiamo la piena solidarietà e il sostegno in una fase
cruciale della trattativa, nella quale si decidono le sorti
di un accordo che è necessario per il futuro dell’azienda
e delle persone che ci lavorano”.
“L’impegno, la mobilitazione in tutte le sue forme e il
senso di responsabilità sempre dimostrate in questa
vicenda da parte dei dipendenti – prosegue Ceccuzzi –
meritano di trovare sbocco in un accordo equo, con tutte le
necessarie tutele e che possa essere sottoscritto da tutte
le parti sociali. E’ necessario che i sacrifici siano
distribuiti in maniera equa e proporzionale e che si
accentui il rigore sul controllo delle spese. Pur
nell’assoluto rispetto dell’autonomia dei soggetti al
tavolo della trattativa, auspichiamo che si possano valutare
tutte le forme alternative alle esternalizzazioni, anche in
virtù delle possibili evoluzioni che potrebbe avere il
piano industriale”.