E’ evidente, e quindi indispensabile prenderne atto, che le vicende del Monte dei Paschi segnano la fine di un’era per la città ed il suo territorio. Ed è evidente la necessità di un nuovo modo di pensare e di agire, nella banca come nelle imprese. Serviranno sempre di più comportamenti virtuosi, senza per questo eccedere in atteggiamenti opposti.
Sarebbe sbagliato se in futuro il Monte dei Paschi decidesse di ignorare del tutto le imprese locali e le loro esigenze di sopravvivenza e rilancio, così come sbaglierebbero quelle imprese che in preda alla rabbia od alla frenesia decidessero di rinunciare a questa banca di più di quanto la propria situazione ed il buonsenso consiglierebbero. Noi crediamo che questo non avverrà, e confidiamo che la professionalità degli imprenditori locali, così come il valore dei dipendenti Monte dei Paschi, possano costituire un patrimonio comune sul quale costruire un futuro nuovo che tenga conto del passato, nel valorizzare le persone e le cose da fare; e che faccia leva anche sulla determinazione che il nuovo management della banca sta mettendo in atto.
Se così non fosse avremmo tutti sicuramente da perdere: i lavoratori e chi li guida, le imprese e chi vi lavora, chi abita Siena e chi la ammira per quello che è stata nella storia. Siamo pronti a fare la nostra parte per discutere delle cose concrete da fare, coscienti che da questa premessa si deve senza dubbio ripartire.
Dichiarazione di Graziano Becchetti, presidente Confesercenti Siena