“Serve una mobilitazione unitaria e straordinaria delle istituzioni e dei parlamentari della Toscana affinché il finanziamento degli interventi post alluvione e della difesa del suolo venga inserito come priorità assoluta nel programma del nuovo governo”. A dirlo è il presidente della Provincia di Siena, Simone Bezzini invitando a tenere accesi i riflettori sui forti disagi provocati dal maltempo dal novembre del 2012 a oggi in provincia di Siena e in tutta la Toscana.
“La situazione sta diventando sempre più insostenibile – continua Bezzini – i cittadini sono esasperati, le imprese già colpite dalla crisi vengono caricate di ulteriori costi e rischiano di saltare. Di fronte a tutto ciò, l’esecutivo e il Parlamento devono capire che la Regione e gli enti locali da soli non ce la possono fare a fronteggiare una situazione che giorno dopo giorno si fa sempre più critica. Serve un supporto non più rinviabile da parte dello Stato, affinché la provincia di Siena e tutta la Toscana ricevano lo stesso trattamento che in passato è stato garantito ad altre aree del Paese colpite da eventi metereologici eccezionali”.
“Il primo passo da fare – aggiunge Bezzini – è sbloccare le risorse previste dalla Legge di Stabilità che, seppure insufficienti rispetto alle gravi problematiche esistenti, devono essere trasferite al più presto a Regioni ed enti locali. Così come è importante garantire velocemente la copertura finanziaria per gli interventi di somma urgenza realizzati e in corso di realizzazioni dopo le alluvioni dei giorni scorsi. Per evitare che le gravi ferite provocate dal maltempo restino tali per troppo tempo, occorre, inoltre, che venga finanziato un primo pacchetto di interventi di ripristino con risorse svincolate dal Patto di stabilità e che siano previste forme di agevolazioni e risarcimento nei confronti di imprese e cittadini toscani duramente provati dagli eventi eccezionali, oltre che dalla crisi. Una misura che per la provincia di Siena potrebbe essere applicata in particolare nella zona di Buonconvento. A tutto questo si unisce la necessità di semplificare le procedure urbanistiche legate a opere di difesa del suolo e di aggregare su un unico soggetto le competenze in questa materia, oggi distribuite in modo frammentario tra troppi enti, con una dispersione che allunga i tempi degli interventi e, di conseguenza, il perdurare dei disagi e dei rischi per i territori”.
“La Provincia di Siena – conclude Bezzini – vuole tenere ben accesi i riflettori su questa situazione. Continueremo a dare battaglia e invito tutte le istituzioni a fare altrettanto, affinché la sicurezza dei nostri territori venga collocata al centro dell’attività del prossimo governo”.