Il primo cittadino della località turrita Giacomo Bassi ha incontrato ieri il direttore della candidatura per Siena capitale europea della cultura nel 2019 Pierluigi Sacco. E’ il primo sindaco del territorio che si muove per Siena 2019 offrendo una collaborazione: “Vogliamo essere parte attiva in questo progetto”, afferma Bassi. In questo modo risponde ad un preciso desiderio espresso in più circostanze da Sacco, quello di una candidatura e di una partecipazione non solo della città ma dell’intero territorio provinciale senese.
Sindaco, ci parli dell’incontro.
“Ho fatto visitare al professor Sacco l’ex convento ed ex carcere di San Domenico, il primo caso di federalismo demaniale in Italia. Oggi quest’area, che rappresenta l’8 per cento dell’intero centro storico, è di proprietà di Comune, Provincia e Regione. C’è al riguardo un importante progetto di valorizzazione: il nostro obiettivo è quello di creare un grande contenitore culturale e una vetrina per il nostro territorio. Ci saranno spazi per le mostre, per spettacoli, per dare visibilità a botteghe artigiane, agli artisti e per i prodotti enogastronomici del territorio. San Domenico sarà un grande contenitore con il quale potremo dimostrare che con la cultura si dà un impulso all’economia e si crea occupazione”.
In che modo San Domenico potrà essere importante per la candidatura senese?
“Le dico che il professor Sacco è rimasto entusiasta del nostro progetto anche perché questo ha una declinazione ed un imprinting molto simile a quello di cui lui parla riguardo alla candidatura senese. Il territorio non deve infatti soltanto mostrarsi, ma deve far vedere e capire che è dinamico, che i beni storici e artistici vengono mantenuti e che danno al contempo la possibilità di nuovi sviluppi, progetti ed occupazione. Ci siamo detti che San Domenico potrà svolgere un ruolo di primissimo piano nella candidatura”.
Come è nato questo vostro incontro?
“Io avevo letto le parole del professore riguardo all’individuazione di spazi utili per Siena 2019. Poi ho parlato con Anna Carli e successivamente è nata la possibilità di questo incontro. Siena è l’unico territorio al mondo che può vantare quattro siti che sono patrimonio dell’umanità per l’Unesco. Credo che dobbiamo far squadra per vincere questa sfida”.
In che modo si realizzerà questa collaborazione tra Siena e San Gimignano?
“Svolgeremo anche noi un ruolo. Se Siena vincerà potremo organizzare eventi, incontri, iniziative. Vogliamo essere parte attiva, insomma. Il professore parla spesso dell’importanza della partecipazione della cittadinanza, noi siamo pronti ad impegnarci anche in questo senso”.
Possiamo farcela?
“Io le dico che possiamo insegnare al mondo come si gestisce il turismo in città storiche di media e piccola dimensione, per non parlare della pianificazione urbanistica. A San Gimignano abbiamo preservato la città vecchia pensando nel frattempo a sviluppare una città nuova. La Valdelsa sarà unita per Siena 2019, presto si muoveranno anche gli altri sindaci dell’area”.
Gennaro Groppa