“In questi giorni la Regione Toscana sta assumendo decisioni importanti in materia di servizi pubblici per acqua e rifiuti”.
Il sindaco di Monteriggioni Bruno Valentini interviene sul futuro dei servizi pubblici in previsione delle norme che la Regione dovrà prendere in applicazione di una legge voluta dal Governo Berlusconi, secondo la quale i consorzi territoriali fra Comuni, competenti per programmazione e tariffe (gli Ato, ossia Ambiti Territoriali Ottimali), verranno sciolti. Per il servizio idrico ci sarà un solo ente, l’Autorità Idrica Toscana, mentre per i rifiuti gli ambiti territoriali saranno tre: Sud, Centro e Costa.
“Le modalità di affidamento del servizio rimangono regolate da norme statali, fortemente influenzate dalla filosofia europea di liberalizzazione che in Italia stenta ad affermarsi, in base alla quale ricorrere al mercato dovrebbe ottimizzare il rapporto fra costi e servizi. Il discredito che oggi grava sulla politica spinge verso il ridimensionamento del ruolo dei politici piuttosto che verso la loro responsabilizzazione ed i cambiamenti avranno conseguenze rilevanti sulla vita della gente e delle imprese, senza che ci sia adeguata consapevolezza”.
“Nel caso di acqua e rifiuti si va, ad esempio, in direzione di un accorpamento regionale o quantomeno interprovinciale, con la nomina di direttori generali plenipotenziari. Se ci guadagneremo o ci perderemo lo vedremo col tempo, certamente vi sono forti rischi di accentramento decisionale, di indebolimento del controllo dal basso ed anche di omogeneizzazione di tariffe ai livelli più alti, disperdendo quanto di buono fin qui realizzato dal sistema istituzionale senese”.
“Vorrei soffermarmi sulle prospettive della gestione dei rifiuti, perché non va sottovalutato lo straordinario risultato raggiunto dal territorio formato dalle tre province di Arezzo, Siena e Grosseto. Primi in Toscana e secondi in Italia, siamo pronti ad indire la gara per individuare un unico gestore per il servizio di spazzamento, raccolta, recupero e smaltimento dei rifiuti per i prossimi 20 anni, a partire dal 2013. Non è stato semplice unire le esperienze diverse di 103 Comuni, ma ci siamo riusciti anche sulla scia dei risultati fin qui conseguiti in provincia di Siena, nella quale già operava un unico gestore, con i migliori risultati di raccolta differenziata della Toscana e soprattutto autosufficiente per la capacità di smaltimento. Voglio ringraziare in particolare i sindaci di Poggibonsi e di Abbadia San Salvatore (sedi degli impianti di smaltimento principali nel senese) che, insieme al resto del Cda e soprattutto al presidente Paolo Nannini ed al direttore Andrea Corti, hanno saputo guidare la nave dell’Ato Rifiuti Sud ad un appuntamento storico nel panorama italiano verso l’apertura dei servizi di igiene ambientale alla competizione e trasparenza del mercato, in un sistema dove gli impianti rimarranno comunque di proprietà pubblica. Saranno 850mila i cittadini serviti dal nuovo gestore, che riunificherà attività finora molto frammentate, assumendo personale e mezzi oggi in carico ai gestori attuali. E’ il frutto della volontà di 103 sindaci della Toscana meridionale che hanno portato una grande innovazione nella cultura della Pubblica Amministrazione, mentre il resto della Regione è ancora indietro. E’ singolare che un evento storico come questo non sia stato valorizzato adeguatamente dai mezzi di comunicazione, visto il valore strategico di un sistema efficiente di gestione dei rifiuti per il futuro della società e dell’economia. Ma si sa, fa più notizia un albero che cade piuttosto che un bosco che cresce”.