Sindaco Brogioni, a Poggibonsi le opposizioni chiedono di venire accorpati nella Provincia di Firenze: è un argomento che potrebbe essere valido e utilizzato anche a Colle?
“Guardi, per il momento l’argomento non è stato affrontato ma credo che questo sia comunque un tema. Se davvero scomparirà la Provincia di Siena è indubbio che Colle val d’Elsa abbia maggiori legami storici e culturali con Firenze, certamente più che con Grosseto”.
Teme che con l’accorpamento con Grosseto il Comune di Colle possa subire delle ripercussioni negative relativamente ai servizi?
“Io parlo di opportunità di funzionamento logistico. E guardi, la vicinanza al capoluogo non è una questione di poco conto. Io credo tuttavia che in questa fase sia fondamentale l’unità strategica dell’intera Valdelsa”.
Ma il Comune di Colle potrebbe addirittura arrivare a chiedere di diventare Provincia di Firenze?
“Non è detto che non si inizi un percorso che miri ad analizzare la questione. E io francamente non escludo che questo possa avvenire”.
Cosa vengono a perdere i cittadini con l’accorpamento delle Province?
“I capoluoghi diventano più distanti. Le Province hanno un fondamentale ruolo di coordinamento territoriale e nel nostro territorio sono state decisive nel portare avanti i tanti tavoli di crisi aziendali nati purtroppo dalle difficoltà del periodo. Noto però che nell’opinione pubblica italiana c’è ormai una generale ritrosia verso questi enti”.
Il maltempo ha colpito ancora una volta la Toscana: cosa può essere fatto per arginare questo problema?
“Partiamo con il dire che questi sono eventi di carattere straordinario. E’ possibile prestare maggiore attenzione al consumo del territorio e poi fare continuamente opera di manutenzione. A Colle giudico in maniera positiva il lavoro effettuato dal Consorzio di bonifica”.
Lei è stato ultimamente a New York per partecipare alla maratona della Grande Mela, poi non effettuata a causa del ciclone Sandy: cosa ci racconta di questa esperienza?
“Beh, ho visto il tempismo straordinario con cui la città si è messa in moto per superare i danni e la distruzione lasciata dal ciclone. Un tempismo che dobbiamo ammirare e cercare di emulare anche in Italia”.
Gennaro Groppa