Da questa mattina la città di Siena ha, di nuovo, un Sindaco. Bruno Valentini si è insediato a Palazzo Pubblico. Il passaggio di consegne tra il Commissario Straordinario Enrico Laudanna e il primo cittadino si è svolto alle ore 12 alla presenza della stampa che ha seguito, ininterrottamente, la tornata elettorale conclusasi ieri con la vittoria sull’avversario del centro destra Eugenio Neri. Valentini, visibilmente emozionato, ma già pienamente calato nel ruolo, forte anche dell’esperienza quasi decennale al Comune di Monteriggioni, ha ricordato le difficoltà che la città si è trovata ad affrontare in questo ultimo anno, tra il commissariamento del Comune di Siena e le vicende che hanno coinvolto la Banca MPS; allo stesso tempo ha ribadito il concetto di “mito” che Siena si è costruita nel tempo <<desidero che torni tale, un grande luogo di cultura, dove non ci si limiti a distribuirla, bensì la si produca per generare ricchezza collettiva>>.
<<Non si può strappare ad una comunità un Sindaco e questo non può abdicare. Il Commissario ha dovuto fare quello che i politici non avevano fatto, e in questo contesto i dipendenti comunali hanno dimostrato una straordinaria dedizione e attaccamento. Desidero che si sentano, di nuovo, a casa loro, così come tutti i cittadini senesi>>. Chiaro il messaggio di Valentini su una conclusione positiva relativa alla questione del salario accessorio da mesi non percepito dai dipendenti.
<<La nuova amministrazione – ha proseguito il Sindaco – vuole una Siena attrattiva, per persone e imprese, aperta a progetti innovativi in grado di rilanciare l’economia>>.
Per il percorso avviato per la candidatura a Capitale europea della Cultura 2019, un sogno sì ambizioso, ma da poter conquistare anche con la collaborazione e il supporto della Regione e di Firenze. <<Io sarò il baluardo di questo grande tesoro storico che è Siena>>.
Entro 10 giorni sarà convocato il nuovo Consiglio Comunale, mentre per la composizione della Giunta il primo cittadino sta ancora vagliando, tra una ventina di nomi, scelti non in base a criteri politici, ma ben riconoscibili per le professionalità richieste per seguire i vari settori. Ferma la sua convinzione per lavorare con l’obiettivo di una <<politica unita per il bene comune>>. <<Il popolo senese si riappropria del proprio Sindaco. E’ finita l’era di una città che è subalterna ai gruppi di potere. Da adesso in poi al primo posto saranno gli interessi della comunità. Questa è la mia promessa>>. Altro messaggio forte, ma <<rispettoso>> – come ha tenuto a precisare – quello indirizzato al Monte dei Paschi: <<è finito il periodo dei sindaci con la filiera di potere. La Banca, nel rispetto del suo mandato storico, deve diventare la migliore d’Italia e puntiamo alla valorizzazione del suo azionariato. Lo scandalo del Monte dei Paschi non è da attribuire alla Sinistra, bensì all’operato di un particolare sistema, per questo nessuno deve fuggire dalle proprie responsabilità>>. Nell’auspicare processi esemplari, Valentini ha indicato il <<rinnovamento profondo della classe dirigente>>, così da ricostruire un <<sano rapporto tra Banca e città. Il suo rilancio dovrà incentrarsi sull’attenzione alle piccole e medie imprese, e alle famiglie>>. Assicurazione, da parte del Sindaco, anche per la restituzione del debito contratto con lo Stato per il prestito di 4 miliardi.
Stessa fermezza, inoltre, nella considerazione di responsabilità a carico della Fondazione MPS per tutto quello che è accaduto: <<la ricreazione è finita. La Fondazione deve dimostrare autonomia nella sua qualità di azionista di riferimento>>.