In seguito alla perturbazione che in questi giorni sta investendo anche la Toscana e che porterà ulteriori residue nevicate fino a bassa quota (100/400 m slm), il CNSAS lancia un’allerta valanghe.
In questi giorni il manto nevoso, composto da neve asciutta e leggera, è stato rimaneggiato da intensa attività eolica con parziale redistribuzione e formazione di accumuli nei versanti sottovento e conseguente locale aumento delle criticità.
Le basse temperature hanno creato, inoltre, condizioni favorevoli alla formazione di brina di profondità impedendo l’assestamento degli strati nevosi debolmente coesi tra loro e scarsamente ancorati al terreno.
Come reso noto sul sito ufficiale del SAST si delinea un:
Grado del pericolo “MODERATO 2” su Monte Amiata e Appennino Tosco Emiliano dove, alle quote più elevate, può salire a “MARCATO 3” per il consistente strato di neve fresca e leggera che si è accumulata specialmente nei canaloni e nei versanti sotto vento.
Rimane “DEBOLE 1” sui restanti comprensori interessati da deboli nevicate.
La Tendenza del pericolo è “STAZIONARIA” sul Monte Amiata, invece è “IN AUMENTO” sull’Appennino Ligure e Tosco Emiliano dove sono ancora in atto diffuse nevicate.
Il CNSAS sconsiglia le attività sci alpinistiche ed escursionistiche (anche con “ciaspole”); in questa situazione, sono sconsigliate e comunque richiedono ottime competenze ed un’attenta capacità di valutazione del pericolo locale a causa di strati consistenti di neve leggera e non assestata nella gran parte del settore. Si delineano inoltre criticità più elevate per la possibile presenza di strati ghiacciati coperti da neve fresca, in particolare alle quote più elevate e a ridosso dei crinali dove sono presenti accumuli a cornici dovuti alla forte azione eolica.
Porre estrema attenzione all’attività eolica per possibili raffiche intense e persistenti Il Soccorso Alpino ricorda che sono indispensabili ARTVA indossato ed acceso in trasmissione, pala e sonda per l’autosoccorso, ramponi e piccozza per la progressione.