‘Il tempo è scaduto’: venerdì 7 dicembre giornata di mobilitazione nazionale dei pensionati

Cgil

In provincia di Siena i presidi e i volantinaggi dei pensionati si svolgeranno venerdì 7 dicembre dalle ore 10 alle ore 12 a Siena (davanti alla Prefettura in Piazza del Duomo e davanti al Comune in Piazza del Campo) e ad Abbadia San Salvatore, Montepulciano e Poggibonsi davanti ai Comuni.

“I pensionati – spiegano Franco Caselli, Segretario generale SPI CGIL Siena, Paolo Gradi della Segreteria FNP CISL senese e Fabio Vittori, Segretario generale UILP Siena – stanno pagando un prezzo altissimo e sono duramente colpiti dagli effetti della crisi e dalle misure di rigore finora adottate dal governo: blocco della rivalutazione delle pensioni, introduzione dell’Imu sulla prima casa, tagli al welfare e ai trasferimenti a Regioni ed Enti locali, aumento dei prezzi e delle tariffe”.

“Per questo – continuano i sindacati senesi – ci rivolgiamo al Governo, al parlamento, alle amministrazioni locali, alle forze politiche chiedendo interventi concreti ed urgenti, capaci di impedire un aggravamento delle difficoltà: in materia fiscale combattendo l’evasione e alleggerendo la tassazione sui redditi da pensione, ricercando misure per coloro che hanno redditi bassi da non poter usufruire delle agevolazioni fiscali, finanziando il fondo per la non autosufficenza, abbattendo gli sprechi e realizzando una vera equità sociale”.

“Le nostre richieste – aggiungono – non sono corporative, ma sono indirizzate a far ripartire i consumi, lo sviluppo e la crescita del nostro Paese; ad ottenere un fisco più equo; a salvaguardare e incrementare una rete di servizi sociali e sanitari omogenea su tutto il territorio nazionale e per tutti i cittadini; a creare nuovi posti di lavoro; a favorire la giustizia e la coesione sociale”.

Anche nella provincia di Siena, in mancanza di interventi mirati, non solo di rigore ma indirizzati in favore di una ripresa dell’economia, la situazione presenta segni di aggravamento della condizione degli anziani.

“Su circa 90.000 pensionati – concludono Spi-Cgil, Fnp-Cisl e Uilp-Uil – un terzo vive con un reddito al di sotto di 500,00 euro mensili e 19.000 scontano il blocco della rivalutazione della pensione e cioè la restituzione della erosione del potere di acquisto su base annua che dal 1/1 2013 sarà del 3%. Accade spesso di ricevere telefonate di anziani che lamentano difficoltà per arrivare alla fine del mese, per pagare le bollette, subendo l’umiliazione di chiedere aiuto. Di fronte a questa condizione non ci rassegniamo ma torniamo a manifestare con insistenza pretendendo risposte, non solo nel nostro interesse”.