A pochi giorni dall’apertura in Provincia di Siena degli abbattimenti in tana della volpe, il WWF torna a contestare efferate, ingiustificate e dannose operazioni di abbattimenti di questa specie.
Non ci sono dati o considerazioni scientifiche in grado di giustificare piani di controllo sulla popolazione della volpe tanto in Provincia di Siena, quanto in altre parti della Toscana. Da anni in realtà queste operazioni sono sostenute solo per la mal posta convinzione del mondo della caccia di riuscire in questo modo a tutelare alcune specie di interesse venatorio.
Se è infondata la necessità e l’efficacia di intervenire sul controllo numerico della volpe, a maggior ragione è inaccettabile che si consentano abbattimenti in tana, sia per l’ingiustificata efferatezza dell’operazione, sia perché le operazioni stesse arrecherebbero grave disturbo anche ad altre specie in un periodo riproduttivo estremamente delicato.
Il WWF non ritiene accettabili questi abusi delle attività di controllo, i cui scopi non perseguono il riequilibrio degli ecosistemi naturali, come la normativa indicherebbe fra i principi giustificanti gli interventi, ma sono volti a favorire indirettamente, e soprattutto artificialmente, l’espandersi di popolazioni di noto interesse venatorio, o comunque di specie artificialmente reinserite in natura.
La posizione del WWF è stata già chiaramente rappresentata alla Provincia di Siena in due occasioni a partire dal dicembre scorso, argomentando la richiesta di sospensione delle attività di selezione della volpe con osservazioni formali al piano faunistico venatorio in fase di approvazione.
La questione degli abbattimenti in tana della volpe è solo una delle tante aberrazioni causate da una gestione del territorio quasi unicamente focalizzata sugli interessi dei cacciatori e ben poco orientata al mantenimento equilibrato dell’ecosistema, introducendo forzature incomprensibili, abusi e storture i cui risultati sono pagati da tutti i cittadini, anche attraverso pesanti risvolti economici.
Per tutto questo il WWF chiede alla Provincia l’immediato annullamento dell’attuale piano di abbattimenti fuori periodo della specie Volpe e di tutti i provvedimenti connessi. L’Associazione chiede altresì che lo stesso nuovo Piano Faunistico-Venatorio provinciale, in fase attualmente di definitiva approvazione, sia completamente modificato su questo importante tema, così come argomentato nelle osservazioni formali presentate al documento.