“Continua la marcia di avvicinamento verso il completamento della Siena-Grosseto. L’inaugurazione di questo lotto è significativa perché ci porta oltre la metà del percorso”. L’assessore regionale a infrastrutture e mobilità Luca Ceccobao ha commentato così l’apertura di un nuovo tratto della Due Mari avvenuta stamani a Civitella Paganico: oltre 7 km a quattro corsie più il nuovo svincolo di Paganico, che portano a 37 Km su 63 i tratti di strada già riammodernati e percorribili.
“Gradualmente – ha aggiunto nel corso della cerimonia di apertura al traffico del tratto – quest’opera ci mostra i benefici che apporterà a questi territori in un’ottica non solo regionale ma nazionale. Quando sarà completata, quando cioè sarà possibile muoversi in un’arteria di questo tipo, a quattro corsie, dal Tirreno all’Adriatico, l’economia riceverà un impulso positivo fortissimo. Non sono però più tollerabili i ritardi che si sono registrati troppe volte in passato. Ogni energia deve essere mobilitata verso questo obiettivo, valutando, in una fase di carenza di risorse pubbliche, anche strade e soluzioni diverse, a partire dal project financing”.
Il nuovo lotto
Il lotto inaugurato oggi è costato 60 milioni in virtù dei quali si sono realizzati 7,3 km di strada a quattro corsie, un ponte di 70 metri, due viadotti e una galleria artificiale di 210 metri. Inoltre è stato realizzato lo svincolo di Paganico nord che consentirà di collegare la E78 con l’abitato di Paganico, con l’entroterra della Val d’Orcia e del Monte Amiata nel versante est, con le colline Metallifere e il comune di Roccastrada nel versante ovest. I lavori per realizzarli sono durati tre anni e mezzo. Ora, sul tratto Siena-Grosseto, i riflettori si spostano sul macrolotto 5-6-7 per il quale nei prossimi mesi partiranno i lavori. Con i suoi 271 milioni sarà il più grande cantiere aperto da Anas in Toscana.
La Due Mari
Della Due Mari si parla dalla fine degli anni Sessanta. All’epoca risalgono i primi progetti di massima: 270 chilometri da Grosseto a Fano, passando per Siena, Bettolle ed Arezzo e poi, una volta usciti dalla Toscana, da Città di Castello, la valle del Metauro ed Urbino. Ad oggi ne sono però percorribili solo 127 e tra progetti ancora da finanziare ed altri ancora da approvare in tutto servirebbero 3 miliardi e 900 milioni per completare il corridoio. L’Anas si sta impegnando a ridisegnare, d’accordo con gli enti locali, parte del tracciato attorno anche ad Arezzo.
Il project financing è la strada imboccata per completare l’opera: già si sarebbero fatte avanti alcune aziende. Ma se la Due Mari entrasse nelle rete europea tern T si potrebbe aggiungere anche ulteriori risorse da Bruxelles. Vista appunto l’importanza strategica dell’intervento. E questo è, in questa fase, l’impegno della Regione.