
Con il protocollo a scadenza triennale firmato con il Magistrato delle Contrade nel 2010, dopo il primo protocollo sperimentale della durata di un anno firmato nel 2009, “il rapporto – ha rilevato il presidente Mancini – si è rafforzato ulteriormente anche se la crisi economica e le necessità di tutelare il patrimonio della Fondazione Mps, dopo l’indebitamento per l’adesione all’aumento di capitale varato da Banca Mps, hanno costretto a sospendere le consuete erogazioni attraverso il bando annuale a causa della carenza di fondi. Questo incontro testimonia come anche la più recente delle istituzioni senesi si sia integrata con il territorio e le sue tradizioni. Il momento è difficile, ma siamo sicuri che sarà superato. Dobbiamo fare tutti la propria parte e la Fondazione sta studiando anche nuovi modi per sostenere la comunità”.
Riprendendo il tema delle difficoltà che la Fondazione sta attraversando in un contesto nazionale e internazionale difficile, il provveditore Claudio Pieri ha ripercorso in breve i motivi alla base dei problemi che hanno costretto la Fondazione a non emettere anche quest’anno il bando per i contributi, rilevando come la concentrazione del proprio investimento in Banca Mps leghi al ritorno della redditualità di essa, il superamento delle attuali carenze di risorse della Fondazione. “I rischi di qualche mese fa sono superati – ha osservato Pieri –, ma non scongiurati del tutto. Comunque rinegoziando il debito con le banche abbiamo preso tempo e abbiamo iniziato ad attivarci attraverso anche nuove modalità d’intervento per tornare ad essere di sostegno al territorio senese e alle sue componenti. Non ci scoraggiamo e guardiamo dunque con fiducia al futuro”.
Da parte sua il rettore del Magistrato delle Contrade, Fabio Pacciani, ha osservato come il legame tra Fondazione e Contrade si sia fortemente consolidato negli anni. “Noi tutti – ha aggiunto – dobbiamo ringraziare la Fondazione Mps che ha appoggiato il mondo contradaiolo e ringrazio anche per le parole e i chiarimenti di oggi che ci hanno dato un’indicazione in più su quali sono le prospettive. La Fondazione ha sempre mostrato grande attenzione al sistema Contrade consentendo di accrescerne il patrimonio artistico e immobiliare, arricchendo e sviluppando così il contesto urbanistico di Siena. E’ indubbio che le attuali difficoltà hanno avuto riflessi pesanti anche per noi, ma non siamo certo qui per chiedere soldi, ma per testimoniare quello che è stato e quello che è attualmente il rapporto Fondazione-Contrade e ci auguriamo che il nuovo anno che sta per aprirsi sia un anno migliore per tutti”.