Una provincia in continua evoluzione demografica, dove il fenomeno migratorio ha invertito un trend quasi cinquantennale di decrescita, favorendo la ripresa delle nascite e l’arresto dell’invecchiamento, e dove rimane alto l’impegno delle istituzioni per favorire l’assistenza, la formazione e l’inclusione sociale di chi sceglie il nostro Paese per costruirsi una vita migliore. E’ questa la fotografia emersa dal tavolo per l’immigrazione che si è svolto oggi pomeriggio, giovedì 9 febbraio presso l’amministrazione provinciale di Siena, convocato, in forma congiunta, da Provincia e Comune di Siena.
Alcuni dati al 31 dicembre 2010. Negli ultimi anni gli stranieri residenti in provincia di Siena sono passati dai 9.934 del 2002 ai 29.648 del 2010, con un trend annuale di crescita costante che si riflette anche, parallelamente, con l’aumento dei collaboratori domestici stranieri. Le aree dove l’immigrazione è più forte sono la Valdichiana, con una percentuale del 10, 8 per cento; Siena e comuni limitrofi al capoluogo, con l’11,1 per cento; la Valdelsa, con il 10,9 per cento, seguita dall’Amiata, con il 9,4 per cento. I cinque Comuni con maggiore concentrazione di popolazione straniera, in termini assoluti, sono Siena (4.934), Poggibonsi (3.175), Colle di Val d’Elsa (2.575), Sinalunga (1.418) e Montepulciano (1.313), mentre, in percentuale, gli stranieri sono concentrati in particolare a Monticiano, Chiusdino e nel Chianti senese, da Gaiole a Castellina passando per Radda. Le cittadinanze più numerose sono quella rumena e albanese, seguite da Marocco, Serbia, Ucraina, Polonia, Tunisia e Macedonia. Seguono, poi, con numeri più bassi, Senegal, Bulgaria, India, Filippine, Moldova, Kosovo, Perù, Germania, Regno Unito, Montenegro, Cina e Bosnia-Erzegovina.
“Il fenomeno dell’immigrazione che ha interessato la provincia di Siena negli ultimi anni – ha detto l’assessore provinciale al welfare, Simonetta Pellegrini – ha effetti sull’andamento demografico di tutta la provincia e determina una crescita della popolazione, con la ripresa delle nascite e l’allungamento della vita media. La componente straniera è divenuta fondamentale anche per la tenuta economica di alcuni territori della provincia di Siena, soprattutto i piccoli Comuni, dove vivono e lavorano molti immigrati. In questo contesto socio-demografico si inseriscono i progetti che la Provincia, insieme ai Comuni, porta avanti per favorire l’inserimento e l’inclusione sociale dei nuovi cittadini stranieri, anche attraverso l’impiego di mediatori culturali. Queste figure sono presenti nei centri impiego, in sportelli creati ad hoc per assistere persone immigrate in cerca di lavoro o di assistenza che incontrano il primo ostacolo nella lingua. Solo nel 2011, le strutture della Provincia hanno assistito 1.581 persone straniere, di cui 725 uomini e 856 donne”.
I progetti. “La Provincia di Siena – ha continuato Pellegrini – è impegnata anche in diversi progetti volti a favorire l’integrazione, la formazione e l’accoglienza di persone immigrate, grazie a risorse proprie, contributi esterni e al Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi (Fei). Con fondi propri, abbiamo promosso iniziative rivolte a badanti regolarmente assunte, per favorire la loro formazione attraverso i circoli di cura, che hanno coinvolto 116 persone, e con moduli formativi per il conseguimento della patente di guida, che hanno visto la partecipazione di 40 badanti. Inoltre, sempre grazie a risorse proprie, promuoveremo azioni per i profughi arrivati dal Nord Africa, fornendo corsi integrati di lingua italiana e di educazione civica, che sono alla base di un percorso essenziale di integrazione in un Paese diverso dal proprio, e l’inserimento in tirocini presso enti e aziende del territorio senese”.
“Grazie al contributo della Fondazione Mps – ha aggiunto Pellegrini – abbiamo potuto anche sostenere il diritto allo studio di 374 studenti stranieri iscritti alle scuole secondarie di secondo grado della nostra provincia, favorendo la loro alfabetizzazione e il conseguente inserimento sociale. Inoltre, grazie al Fondo Fei, la Provincia di Siena è stata capofila del progetto ‘Integrarsi’, che ha reso possibile l’inserimento di 80 adolescenti in percorsi di inclusione sociale attraverso istruzione, formazione e avvio al lavoro. Il quadro dei progetti avviati è completato da ‘Rete e cittadinanza: la Regione Toscana orienta/forma cittadini di paesi terzi’, coordinato dalla Regione, con quattro corsi a Siena, Sinalunga e Chianciano Terme destinati a immigrati occupati o disoccupati in possesso di regolare permesso di soggiorno. Nei mesi scorsi, infine – conclude Pellegrini – è stato presentato il progetto ‘Progress’, nell’ambito del Fondo Fei, che ha l’obiettivo di favorire l’accoglienza e l’orientamento dei minorenni che arrivano in Italia attraverso il ricongiungimento familiare. Il progetto è interprovinciale e interregionale. A Siena, oltre alla Provincia, sono coinvolti anche il Comune, la Prefettura e l’Ufficio scolastico provinciale e, attualmente, siamo in attesa di conoscere se il progetto sarà approvato o meno”.
“Il Comune di Siena – ha aggiunto anche l’assessore alle politiche sociali del Comune di Siena, Anna Ferretti – è, da sempre, molto attento ai temi legati all’immigrazione come dimostra, solo per fare un esempio, lo sportello immigrati attivo nella nostra città per informare e favorire l’inserimento dei cittadini stranieri. Proprio questa sensibilità da parte dell’amministrazione comunale ci spinge a partecipare al tavolo permanente per le politiche migratorie con molta fiducia, convinti che l’amministrazione provinciale possa essere un elemento di raccordo importante con il territorio e con tutti i soggetti che in esso operano. Le politiche sull’immigrazione, infatti, hanno bisogno di una visione di insieme e della sinergia da parte di più soggetti. In questa prospettiva, il tavolo provinciale è un punto di partenza importante per mettere, appunto, tutti insieme, politiche all’altezza delle sfide che ci aspettano per il futuro”.